Cronaca

Lino Toffolo morto, la famiglia chiede inchiesta sulla caduta e sulle cure ricevute in ospedale

I familiari si sono affidati a un legale e hanno chiesto alla magistratura di effettuare accertamenti su un possibile nesso di causalità tra le lesioni riportate nella caduta e possibili carenze assistenziali da parte dei sanitari

Una quindicina di giorni fa l’attore veneziano Lino Toffolo era caduto mentre camminava sui masegni nell’isola di Murano dove abitava. Una buca che probabilmente non ha visto lo ha tradito facendolo finire rovinosamente a terra. L’ormai ultraottantenne comico era stato ricoverato all’ospedale dove gli era stata diagnosticata la frattura del polso e di due costole. Ricoverato nel reparto di geriatria dell’ospedale San Giovanni e Paolo, Toffolo era stato dimesso la settimana scorsa. Pochi giorni prima del decesso, avvenuto in casa martedì per infarto. I familiari, prima del funerale si sono affidati a un legale e hanno chiesto alla magistratura di effettuare accertamenti su un possibile nesso di causalità tra le lesioni riportate nella caduta e su possibili carenze assistenziali da parte dei sanitari che avevano deciso le dimissioni del paziente dall’ospedale.

L’avvocato veneziano Antonio Forza ha presentato un esposto e il pubblico ministero Paola Mossa ha ordinato l’esecuzione dell’autopsia, che è stata effettuata nel giro di poche ore. I risultati non saranno disponibili prima di una quindicina di giorni. I familiari vogliono chiarezza sul fatto che la buca non era segnalata, diventando una trappola per un anziano cittadino. La caduta, con un po’ di accortezza, poteva essere evitata. Ma chiedono anche di conoscere se le dimissioni non siano state intempestive, esponendo Toffolo (che era sofferente di cuore) a un rischio.

In questi giorni la famiglia è stata letteralmente subissata di messaggi di partecipazione e di affetto. Ieri mattina la chiesa di San Pietro Martire a Murano si è riempita per la celebrazione dei funerali. Tra i molti attori presenti, Renato Pozzetto: “Sono venuto a dare un saluto, Lino era un amico”. Ottavia Piccolo, che girò con lui il film “L’anguilla”: “Di lui ho un bellissimo ricordo, ci siamo tanto divertiti”. Prima della messa messa l’amica Evi Ferro Ferro ha ricordato Lino a nome di tutti gli amici: “Era una persona dal grande spessore che non aveva mai perso la sua semplicità, amava la sua famiglia e Murano”.

Le ultime foto di Lino Toffolo lo ritraggono affacciato ad un poggiolo, mentre osserva il passaggio della Vogalonga. Il braccio destro è ingessato all’altezza del polso. Nell’ultima rubrica “Il domenicalino” apparsa sul Gazzettino il 15 maggio si era occupato degli alpini e della Protezione Civile: “Fido nella bontà degli alpini di far del bene! Li ho visti in prima linea nei terremoti, alluvioni ecc. A volte lasciandoci anche ‘le penne!’”.