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Usa, Trump promette armi come se piovesse. “Anche nelle chiese”

Il magnate promette: "Quando sarò presidente abolirò subito le gun free zone" e incassa subito l'appoggio elettorale della lobby degli armieri. si contano ogni anno 30mila vittime d'arma da fuoco e giusto due giorni si è registrata l'ultima tragedia sfiorata, quando un'uomo si è presentato armato davanti al check point della Casa Bianca finendo crivellato

Armi come se piovesse, negli uffici pubblici e perfino nelle chiese. Come se gli Stati Uniti non fossero la patria delle stragi a mano armata nelle scuole, dalla Columbine all’Oregon. Dove si contano ogni anno 30mila vittime d’arma da fuoco e giusto due giorni si è registrata l’ultima tragedia sfiorata, quando un’uomo si è presentato armato  davanti al check point della Casa Bianca finendo crivellato. A Donald Trump, alfiere del partito delle armi, tutto questo non basta tanto che nella sua corsa alla presidenza spinge ancora sul grilletto della liberalizzazione delle armi che non avrebbero più confini, neppure negli uffici pubblici, nelle basi militari e financo nelle chiese. Il magnate si è dunque schierato totalmente e senza riserve dalla parte delle lobby delle armi, rivendicando il diritto alla difesa degli americani e attaccando i democratici: “Hillary vuole togliervi le pistole. Vuole che la gente non si difenda, vuole abolire il secondo emendamento della nostra Costituzione e vuole liberare pericolosi criminali. Noi non lo permetteremo, gli americani hanno il diritto di difendersi al 100%. Quando diventerò Presidente degli Stati Uniti ci sbarazzeremo delle gun free zone”. Un programma di armamento civile che smantella i timidi passi avanti dell’amministrazione Obama. Immediatamente i decreti con cui Obama sta provando a rafforzare il controllo sulla vendita delle armi da fuoco. L’intervento di Trump ha riscosso una standing ovation alla convention della National Rifle Association in corso a Louisville, in Kentucky. L’assemblea sostiene di avere milioni di sostenitori in tutto il Paese e di poter fare la differenza alle Presidenziali. Nel corso dell’incontro la lobby americana delle armi da fuoco, del resto, ha ufficializzato il suo endorsement a Donald Trump la cui linea promette di alzare fatturati degli armieri. D’altra parte anche tra i democratici le posizioni sulle armi non sono allineate. Hillary Clinton, favorevole a un maggiore controllo sulla vendita, ha accusato il suo rivale nella corsa Bernie Sanders di aver votato con la NRA contro la punibilità dei produttori per il loro uso esteso. La Clinton ha sempre sostenuto di voler fermare l’escalation di violenza causata dalla vendita incontrollata di armi, che causa ogni anno ben 33 mila vittime negli USA. La Clinton ha annunciato un suo intervento in Florida, a fianco della madre di Trayvon Martin, il giovane afroamericano disarmato ucciso nel 2012 dalla polizia. All’incontro parteciperanno decine di familiari delle vittime delle armi da fuoco.