Se bastasse il primo turno per inquadrare l'Open di Francia, la possibile semifinale tra il serbo e lo spagnolo sarebbe già etichettabile come un match anticipato per il titolo. Niente da fare invece per Francesca Schiavone e Thomas Fabbiano. Malissimo gli uomini, inguardabile Fognini
La maratona mozzafiato di Andy Murray da una parte, gli esordi in scioltezza di Nole Djokovic e Rafael Nadal dall’altra. Se bastasse il primo turno per inquadrare il Roland Garros, la possibile semifinale tra il serbo e lo spagnolo sarebbe già etichettabile come un match anticipato per il titolo. Perché dopo le sofferenze incredibili del campione in carica Stan Wawrinka nel disfarsi di Lukas Rosol, anche lo scozzese, fresco vincitore degli Internazionali, va vicino a una clamorosa eliminazione. Il merito sarebbe stato di Radek Stepanek, tra i “nonni” del circuito con i suoi 37 anni, capace di trascinare il n. 2 al mondo fino al tredicesimo game del quinto set prima di piegarsi. Ma la giornata si tinge di azzurro anche grazie al clamoroso upset di Karin Knapp, unica vera gioia di giornata. Contro Vika Azarenka, n. 5 al mondo frenata da un problema al ginocchio, l’altoatesina sfodera un buon tennis, spreca un match-ball nel secondo set ma si impone nel terzo per il ritiro della bielorussa, sotto 4-0. Passa il turno anche Camila Giorgi, attesa ora da Kiki Bertens. Malissimo, invece, gli uomini, tutti a casa. E’ già finito il Roland Garros di Fabio Fognini sbattuto fuori da Marcel Granollers: prestazione inguardabile del ligure, apparso ancora una volta fuori fase come già accaduto a Roma dov’era stato eliminato sempre al primo turno. Lo spagnolo si è imposto 7-5 6-4 6-3, dopo aver raddrizzato un primo set nel quale Fognini era arrivato a condurre 5-4. Da quel momento la testa di serie n. 32 si è sciolto come neve al sole arrivando a 54 errori non forzati mentre l’avversario si è fermato a 15. Fuori in tre set anche Paolo Lorenzi, sconfitto dall’argentino Carlos Berloq 6-3 6-0 6-2. Niente da fare anche per Andreas Seppi: eliminazione veloce anche per lui contro Ernests Gulbis in un match che avrebbe potuto essere equilibrato e invece è stato risolto dal lettone con il punteggio di 63 75 6-4.
Murray di rimonta, Nole e Rafa sul velluto – Una partita splendida, suddivisa in due giorni per il calar del buio martedì sera, nella quale il tennista ceco era andato sul 2-0. Murray ha trovato la parità ma nel set decisivo è tornato a subire la verve di Stepanek fino a ritrovarsi sotto 5-4 e a due punti dall’eliminazione. Arrivato il pareggio, è riuscito a piazzare l’unico break di giornata e ha poi tenuto il servizio evitando le insidie del tie-break. Va avanti, ma gli applausi sono tutti per il due volte vincitore della Coppa Davis. Sul velluto invece la prima a Bois de Boulogne per gli attesissimi Djokovic e Nadal, il primo alla caccia del Grande Slam e il secondo della decima vittoria al Roland Garros. Nole si è sbarazzato del cinese Yen-Hsun Lu in meno di un’ora e trenta minuti con un perentorio 6-4, 6-1, 61, senza emozioni. Ora affronterà Steve Darcis, già battuto due volte in carriera. Ancora più agevole l’esordio di Nadal che si è sbarazzato di Sam Groth con un triplo 6-1. Tutto facile e poche indicazioni anche per lo spagnolo, abile nel ‘silenziare’ il poderoso servizio dell’australiano, tra i più veloci del circuito.
Avanti, Camila. Fuori Schiavone e Fabbiano – Il terzo giorno resuscita anche l’Italia, che grazie a Camila Giorgi piazza la banderilla nel secondo turno. La marchigiana supera agevolmente Alizé Lim, nella sfida tra due delle giocatrici più belle del circuito. La n. 44 al mondo, che per il terzo anno consecutivo vince almeno un match a Parigi, si impone 6-3, 6-2 con ben 40 vincenti (appena 3 per la Lim, nonostante l’83% di prime di servizio). Per la Giorgi, non al meglio fisicamente da qualche settimana, un solo momento di difficoltà quando nel primo set si è fatta riprendere fino al 4-3 dopo essere stata avanti di due break. Al secondo turno affronterà Kiki Bertens, vincente contro Angelique Kerber, numero 3 del seed. Niente da fare invece per Francesca Schiavone e Thomas Fabbiano. La milanese esce tra gli applausi dai campi dove si impose nel 2010 dopo il 6-2, 6-4 subito da Kristina Mladenovic in 1 ora e 27 minuti. Veloce anche l’apparizione del tarantino, ripescato come lucky loser: alla sua seconda apparizione in uno Slam, Fabbiano strappa un set a Feliciano Lopez giocando un buon match ma deve cedere alla maggiore esperienza dello spagnolo (6-4, 6-4, 3-6, 6-2).
Knapp, che upset!
La giornata è resa più dolce dal clamoroso upset di Karin Knapp. Brava e fortunata l’altoatesina, che contro ogni pronostico supera la n. 5 al mondo Vika Azarenka, menomata da un infortunio al ginocchio aggiuntosi ai problemi fisici già evidenziati dalle prestazioni di Madrid e Roma. Knapp è brava a cambiare ritmo a metà del primo set, mentre la bielorussa si spegne, portandolo a casa con un comodo 6-3. Vika però non ci sta e nonostante il dolore trascina il secondo al tie-break, dopo aver rubato il servizio alla Knapp, arrivata a battere per il match. Nel tie-break si va avanti senza scossoni fino al 4-4, poi Karin avrebbe la possibilità di portarsi sul 6-4 con la battuta ma cede un punto, subito riconquistato per il 6-5. Vika non vuole mollare, fa 6-6 e poi sfrutta ancora il servizio per allungare al terzo. Dove però la Knapp fa subito il vuoto portandosi sul 3-0. La Azarenka, sempre più dolorante, piange e si dispera. Resta in campo per un altro game, perso anche quello. Poi si ritira. Prima vittoria in carriera contro una Top Ten per Karin e possibilità di eguagliare il terzo turno raggiunto al Roland Garros nel 2007 e 2008.