Come rivelato dal giornale online Fanpage.it, in corsa con il centrodestra per le prossime amministrative c'è anche il consigliere municipale Domenico Andreozzi: è figlio di Gabriele, finito in manette a febbraio scorso con l'accusa di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti dalla Spagna. La replica del comitato: "Non farà campagna elettorale e se eletto si ritirerà"
Non solo il figlio del boss in lista con i verdiniani, ma anche quello dell’arrestato per narcotraffico in corsa per il centrodestra. Ancora polemiche a Napoli per i nomi dei candidati per le prossime amministrative: se nei giorni scorsi ha fatto discutere la scelta di Ala di presentare il figlio del boss del rione Traiano Vincenzo Calone o il politico che nel manifesto ha messo il morto già ex consigliere Pdl e cognato di un boss, ora è il turno del centrodestra. Come rivelato da Fanpage.it infatti, nelle liste “Prima Napoli” c’è anche Domenico Andreozzi, già consigliere municipale (VIII municipalità) e figlio di Gabriele, affiliato al clan Nuvoletta e conosciuto come “O’ Tartato”.
Gabriele Andreozzi a febbraio scorso è finito in carcere con l’accusa di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti dalla Spagna. Il padre del consigliere municipale, come ricostruito dal giornale online Fanpage.it, si buttò dalla finestra per evitare l’arresto: nella sua abitazione furono trovati 35 panetti di droga da un chilogrammo ciascuno.
Il comitato Lettieri ha fatto sapere che la candidatura è stata ritirata dopo aver approfondito la situazione con l’interessato: il nome resta nella lista, ma non farà campagna elettorale e se eletto, dovrà presentare eventualmente la rinuncia. “A differenza di altre coalizioni che hanno imbarcato chiunque”, hanno replicato dal centrodestra, “pur di racimolare un po’ di voti nel disperato tentativo di tenersi aggrappati alle poltrone, noi abbiamo rifiutato moltissime candidature e ipotesi di lista. Legalità, trasparenza e concretezza, come sempre”.