Il cubo di Rubik fa discutere la Corte di giustizia dell’Unione Europea. Secondo l’avvocato generale Maciej Szpunar, la Corte dovrebbe dichiarare nullo il marchio dell’Unione Europea “che rappresenta la forma” del noto rompicapo “perché le sue caratteristiche essenziali, cioè la forma di un cubo e la caratteristica struttura a griglia sono – secondo Szpunar – “necessarie per assolvere la funzione tecnica propria del prodotto dato”. La registrazione comporterebbe un grave danno alla concorrenza, che vedrebbe minata la “possibilità di immettere sul mercato forme che incorporano la stessa soluzione tecnica”.

La sentenza di cui si chiede l’annullamento è quella con cui la Corte aveva dichiarato registrabile come marchio dell’Unione Europea la rappresentazione grafica della forma del cubo di Rubik, che – si leggeva nelle motivazioni – “non comporta una soluzione tecnica che le impedisca di essere tutelata come marchio”.

Su domanda della Seven Towns, società britannica che gestisce i diritti di proprietà intellettuale relativi al cubo, “l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) aveva registrato, nel 1999, quale marchio comunitario tridimensionale, la forma di tale cubo per ‘puzzle tridimensionali’. Ma nel 2006, la Simba Toys, produttore tedesco di giocattoli, ha chiesto all’Euipo di dichiarare “la nullità del marchio tridimensionale, in particolare in ragione del fatto che esso comportava una soluzione tecnica consistente nella sua capacità di rotazione, soluzione che poteva essere tutelata solo a titolo di brevetto e non in quanto marchio”.

“Poiché l’Euipo ha respinto la domanda, la Simba Toys ha adito il Tribunale con un ricorso per l’annullamento della decisione dell’Euipo” aggiunge la nota della Corte di Giustizia Ue.

 

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