Al carneade francese non basta la partita della vita per avere la meglio sullo scozzese. La seconda testa di serie del tabellone è andata però nuovamente vicina all'eliminazione. Meno emozioni sugli altri campi, dove i big hanno rispettato sempre il pronostico
Con la testa, col talento e soprattutto con il cuore. Quello che indica Andy Murray al suo angolo, esultando al termine di una maratona di cinque set al secondo turno del Roland Garros 2016 contro il carneade francese Mathias Bourgue, n. 164 del mondo, a cui non è bastata la partita della vita per eliminare la seconda testa di serie del tabellone. Lo scozzese, però, è andato di nuovo ad un passo dall’eliminazione, dopo aver dovuto rimontare da 0-2 già al primo turno contro l’esperto Radek Stepanek. Segno di grande forza fisica e mentale, o di una debolezza sul punto di sfociare nella sconfitta, lo dirà il prosieguo del torneo.
MURRAY, CUORE DI LEONE – Murray-Bourgue è la grande partita del quarto giorno dell’Open di Francia. La più emozionante, anche l’unica realmente in bilico di una giornata che vede avanzare tutti i favoriti. Il più favorito di tutti, però, ha rischiato grosso contro un giovane francese che ha fatto sognare per oltre tre ore il pubblico del Philippe-Chatrier. Dopo un primo set filato via secondo pronostico, il britannico ha accusato un calo netto nel secondo parziale. Nel terzo, però, si verificava l’imponderabile: Bourgue, 22 anni, 164 del ranking, abituato a giocare più nei challenger che a livello Atp, si scopriva campione per un pomeriggio. Dominando da fondo il numero due del mondo fresco campione di Roma e irretendolo con continue e deliziose smorzate a rete. Sotto 2-1, Murray ha davvero visto lo spettro dell’eliminazione, fronteggiando palle-break sia ad inizio di quarto che di quinto set. Ma ne è sempre uscito da campione. Per poi piegare l’avversario con la sua maggior esperienza e talento. Al terzo turno troverà il bombardiere croato Ivo Karlovic, vittorioso in un altro match epico (12-10 al quinto) contro Thompson.
BENE WAWRINKA, NISHIKORI E KYRGIOS – Meno emozioni sugli altri campi, dove i big hanno rispettato sempre il pronostico. Vince secco in tre set (6-1 7-6 6-3) Richard Gasquet contro il giovane statunitense di origini molisane Bjorn Fratangelo. Avanti, e stavolta in maniera convincente, anche Stan Wawrinka: il campione in carica, dopo l’esordio choc con Lukas Rosol, non ha avuto troppi problemi a sbarazzarsi di Taro Daniel, n. 93 del mondo: combattuto solo il primo set, dove il giapponese è arrivato fino al tie-break e ha avuto anche un set point sul proprio servizio, giocato però con poco coraggio. Vinto quello, lo svizzero è volato via agevolmente nel punteggio. Il cavallo giapponese su cui puntare sulla terra francese, del resto, è un altro: Kei Nishikori, n. 5 del ranking, primo degli umani, che avanza facile con un triplo 6-3 sul russo Kuznetsov. Una formalità anche il match di Nick Kyrgios, che ha concesso appena cinque game all’olandese Igor Sijsling. L’australiano sembra davvero in gran forma, in crescita esponenziale sulla terra (la superficie su cui sembrava si potesse esprimere meno bene): è da tenere d’occhio in vista della seconda settimana.
AVANTI TUTTE LE BIG – Prosegue in parallelo anche il tabellone femminile. A differenza di quanto successo a Madrid e a Roma, Masters caratterizzati da un’ecatombe di favorite nei primissimi turni, a Parigi tutte le big sembrano concentrate ed in gran forma. Fin qui tra le poche teste di serie saltate si contano soprattutto le italiane Vinci ed Errani. La numero due del mondo, Agneska Radwanska, sembra tornata di nuovo su buoni livelli, superando con un netto 6-2 6-4 (e una leggera incertezza solo nel finale) Caroline Garcia. Ma vanno avanti praticamente tutte le favorite: Stosur, Safarova, Halep, Muguruza, Kvitova, Kuznetsova non perdono neanche un set nei loro incontri di giornata. La platea delle rivali di Serena Williams si mantiene numerosa.