“Mi sono sentita in dovere di intervenire, nonostante pensi che i figli non debbano intervenire nel dibattito politico che riguarda i genitori, con la lettera al Corriere della Sera perché volevo difendere il collega de l’Unità, Massimo Franchi. Ho letto un articolo su il Fatto Quotidiano che raccontava della minaccia di un provvedimento disciplinare dell’editore (e non del direttore, come solitamente avviene) per un tweet di Franchi che criticava un articolo della stessa Unità sull’eredità politica mio padre“. Così il direttore del Tg3 (Raitre), Bianca Berlinguer, ospite insieme al presidente della Regione del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani (Pd) a ‘Otto e mezzo‘ su La7. “Penso che sia rischioso – continua la giornalista – tirar fuori i leader storici, estrapolando le loro parole dal contesto in cui sono state pronunciate, perché c’è il rischio di prestarsi a critiche e strumentalizzazioni. Con mio padre è successo spesso in passato, più che nel presente. La cosa che mi ha sempre addolorato, è quando le parole di mio padre – puntualizza – vengono usate per avvalorare la politica del presente”. La replica della Serracchiani: “Le citazioni di personaggi storici della Sinistra, dimostrano che sono temi discussi da sempre. Questa riforma Costituzionale nasce da un lungo percorso da inserire in un ampio contesto storico”. Il confronto diventa serrato: “Non apprezzo questo discutere la riforma Costituzionale in termini di “democratico/anti-democratico. Non è giusto dire che chi non la vuole è perché vuole mantenere le poltrone. Sono dichiarazioni miserabili”