Ieri tutti i giornali titolavano che il 33% delle morti di italiani sotto i 75 potevano essere evitate nel 2013 citando come fonte l’istituto di statistica Europeo Eurostat. Coloro che rilanciano questa notizia si rendono conto dell’effetto devastante che può avere sulla psiche delle persone malate? Con che fiducia si rivolgeranno al loro medico e alle strutture sanitarie? Una notizia come questa può scatenare nella popolazione una sorta di epidemia di ipocondria con migliaia di persone non ammalate che, impaurite da dati oggettivamente terribili, potrebbero non fidarsi più della valutazione medica e richiedere esami a non finire per sentirsi più tranquilli. Da chi dovranno farsi curare queste persone una volta distrutta la fiducia nel medico? Dai maghi e guaritori che impazzano in internet?
Ma la notizia è vera? Sono andato a leggere sul sito Eurostat e ho compreso che non si tratta di un dato “reale” come parrebbe sui giornali italiani ma di una sorta di ipotesi che si basa su quello che potremmo definire essere “un mondo ideale”. Per far comprendere al lettore se tutti gli italiani domani smettessero di fumare, di mangiare in modo smodato, di usare alcolici o droghe, se si comportassero in modo salutistico facendo tutti i giorni ginnastica certamente le morti per patologie cardiocircolatorie sarebbero in gran parte evitabili. In un mondo ideale se non ci fosse esposizione ad inquinanti ambientali, tipo gas di scarico delle auto, le malattie polmonari sarebbero molto ridimensionate. Se tutta la popolazione si sottoponesse a screening sul seno, colon, prostata e altri organi ci sarebbe un netto calo della mortalità.
Insomma se si mettessero in atto tutte le conoscenze che già sono in possesso della medicina per attuare atti di prevenzione la vita media della popolazione si allungherebbe. La prevenzione può essere primaria come non esporsi troppo ai raggi ultravioletti d’estate per scongiurare il pericolo di melanoma, secondaria come assumere con regolarità farmaci se si è ipertesi e terziaria, una volta scoperta la malattia, come fare un intervento, chemio e ormonoterapia dopo un carcinoma del seno.
Se usciamo dal campo sanitario in un mondo ideale non ci sarebbero certo guerre, con le attuali conoscenze in campo agricolo tutto il genere umano potrebbe essere sfamato, l’energia sarebbe prodotta solo da fonti rinnovabili e i giornalisti invece di fornirci scoop allarmistici come questo approfondirebbero e spiegherebbero meglio le notizie. Ma questo mondo in cui non si corre in auto verso il mare per non inquinare, non si sta sulla spiaggia a crogiolarsi al sole per paura dei raggi ultravioletti, in cui non si bevono alcolici, non si fuma, si attuano rapporti sessuali solo con persone ipercontrollate, si mangia poco e poco salato sarebbe poi così ideale? Una famosa battuta diceva: “Il 33% degli incidenti stradali è causato dall’alcol. Dunque il 67% coinvolge persone sobrie. E’ chiaro statisticamente che conviene bere!”.