Cucina

Vino vegano, Luca Martini sommelier: “E’ un passo importante, come quando si fa il vino kosher, che viene controllato da un rabbino”

Arriva una nuova certificazione nel mondo del vino. L’obiettivo? È quello di assicurare che all’interno della bottiglia non ci sia nessun derivato di origine animale. Niente albumina, e caseina per la chiarifica o letame in vigna

di Barbara Giglioli

Casabianca, il primo Chianti con certificazione

Quello di Casabianca è il primo Chianti con certificazione vegana. Lorenzo Laschetti, responsabile commerciale dell’azienda, racconta: “Il nostro controllo è a 360 gradi: parte dalla vigna e arriva fino al pack. Siamo bio dal 2015”. Ma cosa vuol dire? Lo spiega sempre Laschetti: “Nei vigneti non viene utilizzato letame di origine animale. Per concimare si pianta il favino. In cantina niente colla di pesce o albumina e caseina per la chiarifica. Anche i cartoni e le etichette sono importanti. Utilizziamo inchiostri vegetali”. Una filosofia dettata dal luogo in cui sorge la cantina: una lingua di terra tra due riserve naturali.


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