La svolta nella lunga vicenda giudiziaria nei giorni scorsi con la decisione della Corte Suprema indiana che ha dato attuazione, come richiesto dal governo italiano, alla decisione del Tribunale arbitrale dell’Aja, secondo cui il fuciliere di Marina avrebbe dovuto attendere in Italia l’esito dell’arbitrato in corso. Ad accoglierlo ministri e familiari
E’ atterrato pochi minuti prima del previsto, intorno alle 17:50 del 28 maggio, all’aeroporto di Ciampino il Falcon 900 dell’Aeronautica militare con a bordo il fuciliere di Marina Salvatore Girone, trattenuto in India da quattro anni con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per due pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell’India. Ad attendere Girone ci sono i ministri della Difesa e degli Esteri, Roberta Pinotti e Paolo Gentiloni. Ma anche la sua famiglia, la moglie, i due figli e il padre, arrivati a Ciampino già da mezzogiorno con un volo della Marina militare.
La svolta nella lunga vicenda giudiziaria si è avuta nei giorni scorsi con la decisione della Corte Suprema indiana che ha dato attuazione, come richiesto dal governo italiano, alla decisione presa il 29 aprile scorso dal Tribunale arbitrale dell’Aja, secondo cui il fuciliere di Marina avrebbe dovuto attendere in Italia l’esito dell’arbitrato in corso sulla controversa questione che lo coinvolge insieme a Massimiliano Latorre.
Per Girone è il terzo rientro in Italia dall’India in quattro anni. La prima volta fu a dicembre del 2012 a Ciampino per le vacanze di Natale. La seconda a febbraio del 2013 a Fiumicino per esercitare il diritto di voto.
Latorre e Girone furono consegnati alla giustizia indiana il 19 febbraio 2012 con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani su un peschereccio. Massimiliano Latorre, colpito nel settembre del 2014 da un ictus in India, ha avuto il permesso di tornare in Italia per curarsi e si trova da tempo nel nostro Paese. Era stato invece fino ad oggi trattenuto in India Girone, l’altro fuciliere coinvolto nella vicenda.