Il cadavere era in un’area adibita a parcheggio dietro a un cespuglio. Sul caso indagano gli uomini della Squadra mobile di Roma. Non è escluso che le fiamme siano divampate per cause accidentali, forse per un guasto. Sarà l'autopsia comunque a stabilire le cause della morte. Procura apre inchiesta per omicidio
“Mamma sto tornando”. Così aveva risposto Sara Di Pietrantonio, la ragazza di 22 anni il cui corpo è stato trovato semicarbonizzato in via della Magliana a Roma. I vigili del fuoco, intervenuti per spegnere l’incendio di una macchina poco prima delle 5, al termine delle operazioni hanno trovato il cadavere a circa 200-300 metri di distanza. Sono stati alcuni automobilisti a dare per primi l’allarme, anche se la madre della giovane aveva chiamato la polizia dopo non essere riuscita più a rintracciare la figlia che aveva sentito al telefono intono alle 3.
Il cadavere era in un’area adibita a parcheggio, vicino al ristorante “La Tedesca”, dietro a un cespuglio. L’auto, una Toyota Aygo intestata alla madre della vittima, era quasi completamente distrutta. Sul caso indagano gli uomini della Squadra mobile di Roma. Sul posto anche gli investigatori della polizia Scientifica per tutti i rilievi necessari. Il pm di turno, Maria Gabriella Fazzi, ha avviato un’inchiesta per omicidio volontario e gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone.
La madre aveva parlato con la figlia un’ora prima di morire: le aveva telefonato intorno alle 3.30 non vedendola rincasare. La ragazza l’aveva rassicurata, ma un’ora più tardi la donna ha chiamato la polizia per denunciare che non era rientrata. Gli investigatori hanno ascoltato amici e conoscenti per capire dove e con chi abbia trascorso la serata di sabato. Sarà l’autopsia comunque a stabilire le cause della morte. Al vaglio eventuali registrazioni di telecamere in zona che potrebbero fornire elementi utili alle indagini.
Stando alle dichiarazioni di alcune zie di Sara, la madre sarebbe stata tra quelli che hanno scoperto il corpo ancora in fiamme della ragazza: “Era con le braccia larghe e la camicetta sbottonata”, hanno detto. “Ha chiesto allo zio di Sara – raccontano – di accompagnarla a cercare la figlia. Sono prima andati sotto casa dell’amica con la quale era uscita, e tornando indietro hanno visto la macchina avvolta dalle fiamme”.
(Foto dal profilo di Facebook)