La città era stata la prima a cadere nelle mani dello Stato islamico nel gennaio del 2014. Si stima che vi abitino ancora 50mila civili. "Daesh oppone resistenza", fanno sapere le forze irachene. E si teme che la popolazione possa essere usata come scudo umano
Le forze irachene sono entrate a Fallujah, la roccaforte dell’Isis vicino a Baghdad, nel tentativo di riconquistare la città: lo scrive il quotidiano britannico Guardian, ma la notizia è stata confermata dalle televisioni panarabe Al Jazeera e Al Arabiya. Un portavoce del servizio anti terrorismo ha detto che le truppe sono entrate da tre direzioni e stanno incontrando resistenza. Il comandante a capo dell’operazione, Abdelwahab al-Saadi, ha spiegato che la coalizione internazionale e l’aviazione militare irachena hanno fornito ai soldati protezione aerea. “Le forze irachene sono entrate a Falluja sotto copertura aerea da parte della coalizione internazionale, della forza aerea irachena, dell’aviazione dell’esercito e appoggiate da artiglieria e carri armati”, ha detto al-Saadi, spiegando che sono sul terreno le forze anti-terrorismo (Cts), agenti della polizia di Anbar e soldati dell’esercito iracheno. “Il Daesh oppone resistenza”, ha aggiunto.
Solo poche centinaia di famiglie sono riuscite ad uscire dalla città prima dell’attacco: a Falluja secondo alcune stime si trovano ancora 50.000 civili e si teme che l’Isis li possa usare come scudi umani. Falluja è stata la prima città irachena a cadere nelle mani dell’Isis, nel gennaio 2014, sei mesi prima della dichiarazione del Califfato sul territorio conquistato in Iraq e in Siria.