Il tour panoramico svizzero in treno comincia da Briga, nel cantone svizzero del Vallese, a mezz’ora da Domodossola. Esploriamo il centro storico ricco di storia, opere moderne come la chiesa o oggetti curiosi come un tronco dalle sembianze umane crivellato di chiodi, che una volta gli abitanti usavano per protestare contro le decisioni del governo. Quello che potrebbe ricordare il Ponte dei sospiri ci fa capire che ci stiamo avvicinando ad un’opera architettonica di tutto rispetto: il Castello Stockalper. Costruito da Gaspard Stockalper, mercante che fece fortuna con il monopolio sulle merci che transitavano dal Passo del Sempione, è la testimonianza dei fasti e del potere di quel tempo. La corte interna con le arcate in stile rinascimentale e i giardini adiacenti contribuiscono allo splendore dell’opera.

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Dopo aver saziato le pupille, ad ora di pranzo la bussola gastronomica ci conduce in un ristorante tradizionale, dove un gradevole odore di fonduta ci dà il benvenuto e, seppur il calendario indichi che siamo a maggio, la temperatura ci convince a provarla e le papille ringraziano. Inizialmente pronti ad esplorare Sempione e i suoi dintorni in bicicletta la nevicata della notte precedente ci fa tornare a più miti consigli, optando per il parco termale Brigerbad, che raggiungiamo in meno di dieci minuti con l’autobus postale. Qui troviamo quello che si rivela essere il più grande centro termale all’aria aperta presente nelle Alpi, con piscine a temperature diverse, saune, centro massaggi e tutto il necessario per trascorrere un momento di relax con un panorama sulle montagne ancora innevate. Il treno è senz’altro uno dei modi migliori per andare alla scoperta della Svizzera. Il secondo giorno approfittiamo del passaggio del Glacier Express per continuare il nostro viaggio panoramico. Le sue ampie finestre consentono di godere dei panorami incredibili tra montagne d’alta quota, colline verdeggianti, attraversando il passo dell’Oberalp a oltre 2.000 metri d’altezza, per finire sulle spettacolari gole del Reno.

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Il treno ci lascia a Coira, a metà strada tra Lugano e Zurigo, e approfittiamo del sole, che si fa prezioso in questa pazza primavera 2016, per esplorare la città capoluogo dei Grigioni. Saliamo sulla collina, dove le viti prendono il sole, per un colpo d’occhio panoramico e da qui esploriamo la più antica città svizzera cominciando con la Cattedrale di Maria Assunta. Ci intrufoliamo nei suoi vicoli tortuosi e colorati dai fiori di lillà e glicine, fino a raggiungere il cuore del centro medievale fatto di facciate decorate, antichi portoni e numerose fontane.

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Giunti sulla piazza Arcas, con le sue casette colorate piene di charme e i caffè con tavolini al sole, è difficile non fermarsi per gustare qualche specialità locale, come l’affettato di “carne dei Grigioni“, il Birnbrot, dolce alle pere o il Roteli, liquore dolce alle ciliegie. Da Coira arrivano e partono ogni giorno treni per tutt’Europa. L’indomani decidiamo di restare in Svizzera ma di avvicinarci all’Italia con il treno che attraversa il sito Unesco della ferrovia retica dell’Albula Bernina, che passa sull’imponente Viadotto Landwasser per salire fino ai 2253 metri d’altezza dell’Ospizio Bernina e continuare il suo viaggio in discesa fino alla Valtellina. Poco prima di varcare il confine con l’Italia, scendiamo a Poschiavo, dove respiriamo un’aria d’Italia, favorita probabilmente dal clima, dall’architettura nonché dalla lingua. Vista l’ora, per pranzo ci fermiamo in un ristorante il cui nome, La Motrice, ci fa rimanere in tema ferroviario. Qui notiamo con piacere un menu 100% Val Poschiavo, con piatti realizzati con ingredienti biologici e provenienti unicamente dalla valle, come i Taiadini fatti in casa, o le crespelle di grano saraceno.

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Girovaghiamo nel borgo di questa piccola città a mille metri d’altezza. Scopriamo giardini rigogliosi, palazzi in stile rinascimentale, costruiti da chi aveva fatto fortuna all’estero, non lontano da casette più modeste una volta abitate da contadini, una chiesa cattolica ricca di decorazioni e una protestante spoglia ed essenziale. La piazza del Comune accoglie turisti in bicicletta e abitanti che sorseggiano un caffè approfittando del sole che qui sembra far capolino più spesso che altrove. Di ritorno alla stazione, saliamo a bordo del Bernina Express, trenino rosso proveniente dall’Italia. Salutiamo l’atmosfera meridionale della Val Poschiavo e raggiungiamo l’alta quota attraversando il ghiacciaio di Morteratsch, il lago nero e quello bianco, l’Alpe Grüm con dislivelli così elevati da rendere necessari viadotti elicoidali che consentono al viaggiatore estasiato di fotografare questi scorci unici con prospettive sempre diverse.

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Il treno raggiunge il suo capolinea a Coira dove arriviamo giusto in tempo per concludere il nostro viaggio assaggiando le specialità culinarie locali come i Capuns, Maluns o i Pizzoccheri neri.

Da sapere: Con lo swiss travel pass si può attraversare la Svizzera in treno, autobus e battello nonché avere accesso a numerosi musei.

Tutte le foto: https://goo.gl/YpS1q5

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