Stando alle statistiche diffuse dal ministero dell'Economia, i dipendenti a tempo indeterminato nel 2014 hanno guadagnato in media 23.156 euro, il 12,8% in più rispetto all'anno prima. L'introito medio da pensione si attesta a 16.700 euro, quello da lavoro autonomo è di 35.570.
I redditi medi dichiarati dalle persone fisiche salgono del 2,2%, a 25.900 euro, a 37mila per le società di persone (+4,1%) e a 26.700 euro per le società di capitali e gli enti. L’imponibile medio degli imprenditori, categoria che comprende però chi ha un’attività in proprio e non i titolari di grandi aziende, è pari a 18.280 euro, 10% in meno rispetto al reddito complessivo medio. Quello dei dipendenti a tempo indeterminato aumenta a a 23.156 euro, +12,8% rispetto all’anno prima, mentre quello dei dipendenti nel loro complesso si ferma a 20.520. Il reddito medio da pensione si attesta a 16.700 euro, il 18% in meno rispetto alla media, mentre quello da lavoro autonomo (35.570 euro) è quasi il doppio. Sono i dati che emergono dalle dichiarazioni Irpef 2015, relative all’anno di imposta 2014.
Stando alle statistiche diffuse dal ministero dell’Economia, il 49% degli imprenditori dichiara un reddito d’impresa inferiore a 15.000 euro e solo lo 0,6% un reddito superiore a 150.000 euro. Il reddito medio di chi ha la contabilità semplificata è di 17.815 euro (+3,2% rispetto al 2013), quello in contabilità ordinaria è di 38.244 euro (+7,3% rispetto al 2013).
Il reddito medio da lavoro dipendente presenta un’elevata variabilità rispetto alla diversa natura del datore di lavoro: 9.700 euro per i lavoratori dipendenti il cui datore di lavoro è una persona fisica, 13.890 euro per i dipendenti di società di persone, 21.040 euro per i dipendenti della pubblica amministrazione, 23.630 euro per i dipendenti delle società di capitali.
L’82,6% dei circa 40,7 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione e solo il 5,9% del totale, in linea con l’anno precedente, ha un reddito prevalente derivante dall’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo. La percentuale di coloro che detengono in prevalenza reddito da fabbricati è pari al 4,2%.
In relazione all’attività esercitata, si registra il reddito medio dichiarato più elevato nel settore delle attività professionali (41.600 euro, anche se in flessione dell’1,2% rispetto al 2013), seguito dal settore delle attività manifatturiere (32.400 euro, con un aumento dell’11,7% sul 2013) e dal settore dei servizi (24.400 euro, in crescita del 3,9%), mentre il reddito medio dichiarato più basso risulta nel commercio (19.100 euro, comunque in aumento del 9%).
Le società di capitali, pur dichiarando la metà del totale dei ricavi/compensi, registrano solo il 16% del totale dei redditi. Al contrario le persone fisiche, pur dichiarando solo il 27% dei ricavi o compensi totali, registrano il 61% dei redditi totali.