A Varese il Pd cala l’asso e a cinque giorni dal voto mette in scena il gran finale: una serata-show di Matteo Renzi in un cinema Vela gremito. Mentre fuori, sotto la pioggia, un centinaio di leghisti dicevano la loro al suono dei fischietti (video), sfoderando striscioni ironici e qualche fumogeno, dentro un migliaio di persone assistevano e applaudivano l’affondo del Partito democratico alla Lega Nord. Tutti gli interventi, da quello del candidato sindaco Davide Galimberti a quello del premier Renzi, passando per quello del segretario regionale Alessandro Alfieri, hanno infatti preso di mira il partito di Salvini (senza mai nominare il segretario federale). Gli attacchi sono stati rivolti soprattutto a Roberto Maroni (che qui è candidato come capolista della Lega a sostegno di Paolo Orrigoni) e alla politica leghista. Si è parlato del ventennio leghista, degli insuccessi del Carroccio, del fatto che il centrodestra a Varese ha fatto il suo tempo. Sono stati evocati i diamanti della Tanzania e le lauree in Albania. Il tentativo è stato quello di raccontare che la Lega è sempre la Lega o forse anche peggio
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