I lavoratori hanno incrociato le braccia il 30 maggio per chiedere il rinnovo del contratto, ormai fermo da due anni e mezzo. In seguito alla mobilitazione, nelle grandi città si trovavano cassonetti carichi oltre misura e sacchetti di immondizia abbandonati lungo le strade
Ha registrato un’adesione al 90%, riportano i sindacati, lo sciopero dei netturbini del 30 maggio. I lavoratori hanno incrociato le braccia per chiedere il rinnovo del contratto, ormai fermo da due anni e mezzo. Cassonetti carichi oltre misura e sacchetti di immondizia abbandonati lungo le strade: la mobilitazione ha creato molti disagi, soprattutto nelle grandi città, anche se non in tutte. Le organizzazioni sindacali, che oggi hanno manifestato davanti a prefetture e comuni, parlano di protesta ben riuscita. Il presidente dell’Anci, l’Associazione dei Comuni, Piero Fassino, ha chiesto “un’immediata ripresa del negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro dell’Igiene ambientale”.