Cronaca

Migranti, Mattarella inaugura il museo della fiducia e del dialogo di Lampedusa: ‘Favour è ormai necessariamente italiana’

Nella sua visita il capo di Stato ha ricordato la piccola di nove mesi che ha perso la madre durante la traversata del Mediterraneo, e che ora si trova da sola in Italia. Ha poi visitato l'hotspot nel centro di accoglienza di Contrada Imbriacola

La piccola Favour “la bimba giunta a nove mesi senza nessuno è ormai necessariamente italiana“. E’ tornato sulla questione dello ius soli il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e lo ha fatto nel giorno in cui ha inaugurato il Museo della fiducia e del dialogo di Lampedusa. Il capo dello Stato ha infatti incontrato la poliziotta che si è presa cura della bimba africana, Favour, arrivata sola avendo perso la madre durante la traversata del Mediterraneo.

Nella sua visita Mattarella ha ringraziato gli abitanti dell’isola, le istituzioni e i medici dopo avere visitato diversi luoghi. La sua prima tappa sull’isola è stata quella alla Porta D’Europa, la scultura di Mimmo Paladino che simboleggia l’accoglienza di Lampedusa ai migranti che vengono dal mare. Dopo avere deposto una corona di fiori al molo Favaloro, e qui avere salutato gli esponenti delle forze dell’ordine e delle associazioni impegnate quotidianamente nei soccorsi, ha sorpreso il cerimoniale chiedendo di potere visitare l’hotspot nel centro di accoglienza di Contrada Imbriacola dove sono attualmente ospitati centinia di migranti.

Poi la visita al Museo, dove è stato accompagnato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e dal sindaco Giusy Nicolini. “L’Italia e l’Europa sono debitori di riconoscenza a Lampedusa per le vite salvate – ha detto il capo di Stato – per l’assistenza e per la prima ospitalità date ai migranti. Lampedusa è la porta d’Europa e la base per un ponte tra i continenti. L’isola ha offerto a chi è arrivato, e la sente come seconda patria, il volto migliore dell’Europa”.

Al Museo Mattarella ha portato in dono una foto artistica dell’isola scattata da un elicottero. Il presidente ha poi incontrato Pietro Bartolo, il medico responsabile dell’ambulatorio protagonista del film “Fuocoammare” insieme al piccolo Samuele: “L’ho ringraziato di essere venuto a dimostrarci che lo Stato c’è”, ha detto il medico. E ha aggiunto: “Mi ha detto di avere apprezzato che, nonostante fossi stato invitato per le cerimonie del 2 giugno, lo abbia aspettato qui tra la mia gente”.

Il presidente della Repubblica non ha mancato di ringraziare gli esponenti delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente nel recupero dei migranti:  “Dobbiamo dire grazie agli uomini delle istituzioni che qui a Lampedusa operano con dedizione, senso etico e impegno, qualità che hanno consentito loro di salvare tante vite. Sono eroi della vita quotidiana. E’ grazie a loro che si è evitato che il Mediterraneo diventasse ancor più di quello che è stato, un grande cimitero”. A rispondergli il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini: “Lampedusa è una grande nave che ha acceso i suoi fari e ha preso a bordo i viandanti del mare e ha dato opportunità a chi non ne aveva e salvato vite”.

L’ultimo incontro di Mattarella è stata quella con un lampedusano, che ha donato al presidente della Repubblica bottarga e tonno sott’olio. Assieme a lui sono stati centinaia i cittadini, soprattutto bambini, venuti a salutare il capo dello Stato in visita, che si è concesso anche diversi selfie con dei ragazzi.