E’ morto a 74 anni Muhammad Ali, leggenda della boxe. L’ex campione del mondo dei pesi massimi si trovava in ospedale a Phoenix: soffriva di una malattia respiratoria complicata dal Parkinson, di cui era malato da tempo. I funerali si svolgeranno nella città natale di Ali a Louisville, nel Kentucky. Ali, nato Cassius Marcellus Clay, divenne celebre con la vittoria della medaglia d’oro dei pesi mediomassimi alle olimpiadi di Roma del 1960.
Unico pugile al mondo ad aver conquistato per tre volte il titolo di campione del mondo dei pesi massimi, Ali si ritirò nel 1981 dopo aver vinto 56 dei 61 incontri disputati. Poco prima della sua morte, la figlia Laila aveva postato su Facebook una foto dell’ex pugile con la nipotina Sidney e ha scritto: “Grazie per tutto l’amore e la benevolenza. Sento il tuo amore e lo apprezzo”.
Ali è considerato il più grande della storia della boxe e ha gareggiato in scontri indimenticabili. Ecco la carriera di Ali in numeri: 61 i combattimenti a cui ha preso parte, 56 le vittorie. Ali si faceva chiamare “the greatest”, il più grande e ne aveva motivo. 37 le vittorie per ko. 5 le sconfitte subite. 31 gli incontri vinti consecutivamente prima di essere battuto da Joe Frazier nel ‘combattimento del secolo’. Quattordici i round dell’incontro Ali-Frazier, il terzo e ultimo fra i due pugili, vinto da Ali per abbandono da parte di Frazier. Il match è noto come Thriller in Manila.Ventuno gli anni di carriera. Tre le vittorie del titolo mondiale del pesi massimi.
“Dio è venuto per il suo campione. Addio grande“. Così Myke Tyson, considerato uno dei migliori pesi massimi della storia del pugilato, ha reso omaggio su Twitter alla notizia della morte di Muhammed Ali. E sono tantissimi i campioni dello sport che hanno voluto ricordare la figura mitica del tre volte campione del mondo. “Non ci sarà mai più un altro Muhammad Ali. La comunità nera in tutto il mondo, i neri in tutto il mondo avevano bisogno di lui. Era la nostra voce”, è l’omaggio di un altro ex campione del mondo di pugilato, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta, Floyd Mayweather Jr.
“Riposa in pace, il più grande di tutti i tempi, in molti modi”, ha sottolineato Tyson Fury, mentre Oscar de La Hoya ha aggiunto, sempre sui social network: “Ali è una leggenda e uno dei più grandi atleti della storia, il pugile che ha portato il nostro sport a un altro livello, che l’ha fatto conoscere al mondo”. Non manca l”omaggio di Manny Pacquiao che su Twitter ha scritto: “Abbiamo perso un gigante, il nostro sport ha beneficiato del suo talento sul ring ma ancora di più della sua umanità” e ha poi ritwittato il messaggio di Bob Aurum, promoter del primo combattimento nel 1966 per Muhammad Ali: “La sua eredità sarà parte della nostra storia per sempre. Ci ha lasciato un vero grande. Muhammad Ali ha trasformato questo paese ed ha influenzato il mondo con il suo spirito”.
E anche il mondo del calcio ricorda “the greatest“. Da Paul Pogba: “Che Dio sia con te. RIP #muhammadali”, a Claudio Marchisio: “Sei stato e sarai sempre il più Grande! #RIPMuhammadAli”, per arrivare ad Javier Mascherano: “Non c’è altro da dire. RIP”. Anche il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane ha voluto ricordare Ali con un messaggio breve: “Impossible is nothing”, “The Greatest. RIP. ZZ”.
“Ali era il più grande sportivo, l’eroe di tutti i tempi. Una grande fonte di ispirazione per tutti noi”, ha scritto su Twitter il pilota della Mercedes, Nico Rosberg, mentre il compagno di squadra Lewis Hamilton ha aggiunto: “Le mie preghiere e i miei pensieri sono con Muhammad e la sua famiglia”. Anche la nuotatrice statunitense, Janet Evans, ricorda uno dei momenti più emozionanti legati alla figura di Ali: “Passargli la torcia olimpica ad Atlanta 1996 è stato il momento che non dimenticherò mai. Il ruolo di un atleta olimpico è di ispirare gli altri a rincorrere i loro sogni, nessuno ha vissuto questo ruolo meglio di lui”.
“Ali, Frazier, Foreman, eravamo una persona sola. Una parte di me, una grande parte, se n’è andata“, ha poi scritto George Foreman su Twitter. “Grazie a Muhammad Ali. Eri un campione in tutto… Hai “lottato” bene. Riposa in pace”, ha scritto Bernice King, figlia di Martin Luther King, rendendo omaggio alla leggenda del pugilato. Altro grande personaggio della boxe mondiale a ricordare il più grande pugile di tutti i tempi è il promoter Don King: “E’ un giorno triste. Volevo bene a Muhammad Ali, eravamo amici. Ali non morirà mai. Senza dubbio la sua eredità è quella di un uomo che ha sfidato le convenzioni, si alzò in piedi per ciò in cui credeva e quando è stato messo alla prova ha preferito rimetterci personalmente piuttosto che andare contro le sue convinzioni”.
“Muhammad Ali non è stato soltanto un campione sul ring, è stato un campione dei diritti civili, e un modello per così tante persone”. Lo scrive su Twitter il premier britannico David Cameron. E anche Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, ricorda il grande campione: “Una leggenda sul ring e fuori dal ring. Le lotte di Muhammad Ali per la pace, i diritti civili e l’uguaglianza continueranno a vivere tanto quanto le sue epiche vittorie”. “La velocità e la forza, la lunga battaglia per i diritti civili e quella contro la malattia, ci mancherà #MuhammadAli”, è il tweet dedicato al mito della boxe da Matteo Renzi.
“Ci ha lasciato uno dei più grandi atleti che il mondo dello sport abbia mai avuto ma soprattutto un grande uomo che ha lottato per i diritti umani”. L’ex campione di pugilato Patrizio Oliva ricorda così all’Adnkronos Muhammad Ali. “E’ stato l’idolo di tutti, chiunque si sia avvicinato alla boxe ha tentato di imitarlo, io sono stato uno di questi. Provavo a imitare i colpi come li faceva lui e come si muoveva sul ring”, prosegue l’ex campione del mondo nei superleggeri. Lascia un grande vuoto nello sport, è un uomo che ha rappresentato la vita attraverso lo sport. Ricordo quando a Los Angeles accese il braciere olimpico, il più grande gesto di coraggio che può fare un uomo: lui che rappresentava la forza e la salute non ha avuto paura a mostrarsi con la sua malattia al mondo intero. Un gesto che soltanto i grandi riescono a fare”, conclude Oliva.
Muhammad Ali “è stato il più grande”, grazie a lui “il mondo è migliore e noi siamo migliori“. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la moglie Michelle ricordando così il campione di pugilato. “Se solo glielo aveste chiesto, ve lo avrebbe detto, vi avrebbe detto che è stato doppiamente il più grande, lui che ha ammanettato il fulmine e chiuso in prigione un tuono”, scrive Obama in una nota, citando le parole pronunciate dallo stesso Ali prima del match del 30 ottobre del 1974 a Kinshasa contro George Foreman.
“Muhammad Ali – riconosce il presidente, che si dice “grato a Dio” per averlo potuto conoscere di persona” – ha scosso il mondo, e il mondo è migliore per questo, per questo siamo tutti migliori”. La leggenda della boxe mondiale “ha combattuto per quello che riteneva giusto, ha combattuto per noi“, ricorda ancora il presidente degli Stati Uniti, che rivela di avere bene in mostra nel suo ufficio privato, vicino allo Studio Ovale, un paio di guantoni che gli sono appartenuti.
E anche Donald Trump piange la morte di Muhammad Ali, che in una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche, nel dicembre scorso, aveva criticato duramente il candidato repubblicano alla Casa Bianca per la sua proposta di vietare l’ingresso ai migranti musulmani negli Stati Uniti. “Muhammad Ali è morto a 74 anni – ha scritto su twitter il magnate – Un campione veramente grande ed una persona magnifica. Mancherà a tutti”.
La leggenda della boxe, pur non avendo citato esplicitamente Trump, in dicembre aveva diffuso un comunicato durissimo, dal titolo “Candidati alla presidenza propongono di vietare l’immigrazione musulmana negli Stati Uniti“, nel quale ricordava come quella islamica sia una religione di pace e chiedeva di non usare l’argomento a fini politici.
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Muhammad Ali, morto a 74 anni “the greatest”: il ricordo sui social. Obama: “Grazie a lui il mondo è migliore e noi siamo migliori”
L'ex campione del mondo dei pesi massimi si trovava in ospedale a Phoenix: soffriva di una malattia respiratoria complicata dal Parkinson, di cui era malato da tempo. E sono in molti a ricordare il tre volte campione del mondo su Twitter e Facebook, da Floyd Mayweather Jr a Don King passando per Zinedine Zidane e Nico Rosberg fino David Cameron, Martin Schulz e Matteo Renzi
E’ morto a 74 anni Muhammad Ali, leggenda della boxe. L’ex campione del mondo dei pesi massimi si trovava in ospedale a Phoenix: soffriva di una malattia respiratoria complicata dal Parkinson, di cui era malato da tempo. I funerali si svolgeranno nella città natale di Ali a Louisville, nel Kentucky. Ali, nato Cassius Marcellus Clay, divenne celebre con la vittoria della medaglia d’oro dei pesi mediomassimi alle olimpiadi di Roma del 1960.
Unico pugile al mondo ad aver conquistato per tre volte il titolo di campione del mondo dei pesi massimi, Ali si ritirò nel 1981 dopo aver vinto 56 dei 61 incontri disputati. Poco prima della sua morte, la figlia Laila aveva postato su Facebook una foto dell’ex pugile con la nipotina Sidney e ha scritto: “Grazie per tutto l’amore e la benevolenza. Sento il tuo amore e lo apprezzo”.
Ali è considerato il più grande della storia della boxe e ha gareggiato in scontri indimenticabili. Ecco la carriera di Ali in numeri: 61 i combattimenti a cui ha preso parte, 56 le vittorie. Ali si faceva chiamare “the greatest”, il più grande e ne aveva motivo. 37 le vittorie per ko. 5 le sconfitte subite. 31 gli incontri vinti consecutivamente prima di essere battuto da Joe Frazier nel ‘combattimento del secolo’. Quattordici i round dell’incontro Ali-Frazier, il terzo e ultimo fra i due pugili, vinto da Ali per abbandono da parte di Frazier. Il match è noto come Thriller in Manila.Ventuno gli anni di carriera. Tre le vittorie del titolo mondiale del pesi massimi.
“Dio è venuto per il suo campione. Addio grande“. Così Myke Tyson, considerato uno dei migliori pesi massimi della storia del pugilato, ha reso omaggio su Twitter alla notizia della morte di Muhammed Ali. E sono tantissimi i campioni dello sport che hanno voluto ricordare la figura mitica del tre volte campione del mondo. “Non ci sarà mai più un altro Muhammad Ali. La comunità nera in tutto il mondo, i neri in tutto il mondo avevano bisogno di lui. Era la nostra voce”, è l’omaggio di un altro ex campione del mondo di pugilato, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta, Floyd Mayweather Jr.
“Riposa in pace, il più grande di tutti i tempi, in molti modi”, ha sottolineato Tyson Fury, mentre Oscar de La Hoya ha aggiunto, sempre sui social network: “Ali è una leggenda e uno dei più grandi atleti della storia, il pugile che ha portato il nostro sport a un altro livello, che l’ha fatto conoscere al mondo”. Non manca l”omaggio di Manny Pacquiao che su Twitter ha scritto: “Abbiamo perso un gigante, il nostro sport ha beneficiato del suo talento sul ring ma ancora di più della sua umanità” e ha poi ritwittato il messaggio di Bob Aurum, promoter del primo combattimento nel 1966 per Muhammad Ali: “La sua eredità sarà parte della nostra storia per sempre. Ci ha lasciato un vero grande. Muhammad Ali ha trasformato questo paese ed ha influenzato il mondo con il suo spirito”.
E anche il mondo del calcio ricorda “the greatest“. Da Paul Pogba: “Che Dio sia con te. RIP #muhammadali”, a Claudio Marchisio: “Sei stato e sarai sempre il più Grande! #RIPMuhammadAli”, per arrivare ad Javier Mascherano: “Non c’è altro da dire. RIP”. Anche il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane ha voluto ricordare Ali con un messaggio breve: “Impossible is nothing”, “The Greatest. RIP. ZZ”.
“Ali era il più grande sportivo, l’eroe di tutti i tempi. Una grande fonte di ispirazione per tutti noi”, ha scritto su Twitter il pilota della Mercedes, Nico Rosberg, mentre il compagno di squadra Lewis Hamilton ha aggiunto: “Le mie preghiere e i miei pensieri sono con Muhammad e la sua famiglia”. Anche la nuotatrice statunitense, Janet Evans, ricorda uno dei momenti più emozionanti legati alla figura di Ali: “Passargli la torcia olimpica ad Atlanta 1996 è stato il momento che non dimenticherò mai. Il ruolo di un atleta olimpico è di ispirare gli altri a rincorrere i loro sogni, nessuno ha vissuto questo ruolo meglio di lui”.
“Ali, Frazier, Foreman, eravamo una persona sola. Una parte di me, una grande parte, se n’è andata“, ha poi scritto George Foreman su Twitter. “Grazie a Muhammad Ali. Eri un campione in tutto… Hai “lottato” bene. Riposa in pace”, ha scritto Bernice King, figlia di Martin Luther King, rendendo omaggio alla leggenda del pugilato. Altro grande personaggio della boxe mondiale a ricordare il più grande pugile di tutti i tempi è il promoter Don King: “E’ un giorno triste. Volevo bene a Muhammad Ali, eravamo amici. Ali non morirà mai. Senza dubbio la sua eredità è quella di un uomo che ha sfidato le convenzioni, si alzò in piedi per ciò in cui credeva e quando è stato messo alla prova ha preferito rimetterci personalmente piuttosto che andare contro le sue convinzioni”.
“Muhammad Ali non è stato soltanto un campione sul ring, è stato un campione dei diritti civili, e un modello per così tante persone”. Lo scrive su Twitter il premier britannico David Cameron. E anche Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, ricorda il grande campione: “Una leggenda sul ring e fuori dal ring. Le lotte di Muhammad Ali per la pace, i diritti civili e l’uguaglianza continueranno a vivere tanto quanto le sue epiche vittorie”. “La velocità e la forza, la lunga battaglia per i diritti civili e quella contro la malattia, ci mancherà #MuhammadAli”, è il tweet dedicato al mito della boxe da Matteo Renzi.
“Ci ha lasciato uno dei più grandi atleti che il mondo dello sport abbia mai avuto ma soprattutto un grande uomo che ha lottato per i diritti umani”. L’ex campione di pugilato Patrizio Oliva ricorda così all’Adnkronos Muhammad Ali. “E’ stato l’idolo di tutti, chiunque si sia avvicinato alla boxe ha tentato di imitarlo, io sono stato uno di questi. Provavo a imitare i colpi come li faceva lui e come si muoveva sul ring”, prosegue l’ex campione del mondo nei superleggeri. Lascia un grande vuoto nello sport, è un uomo che ha rappresentato la vita attraverso lo sport. Ricordo quando a Los Angeles accese il braciere olimpico, il più grande gesto di coraggio che può fare un uomo: lui che rappresentava la forza e la salute non ha avuto paura a mostrarsi con la sua malattia al mondo intero. Un gesto che soltanto i grandi riescono a fare”, conclude Oliva.
Muhammad Ali “è stato il più grande”, grazie a lui “il mondo è migliore e noi siamo migliori“. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la moglie Michelle ricordando così il campione di pugilato. “Se solo glielo aveste chiesto, ve lo avrebbe detto, vi avrebbe detto che è stato doppiamente il più grande, lui che ha ammanettato il fulmine e chiuso in prigione un tuono”, scrive Obama in una nota, citando le parole pronunciate dallo stesso Ali prima del match del 30 ottobre del 1974 a Kinshasa contro George Foreman.
“Muhammad Ali – riconosce il presidente, che si dice “grato a Dio” per averlo potuto conoscere di persona” – ha scosso il mondo, e il mondo è migliore per questo, per questo siamo tutti migliori”. La leggenda della boxe mondiale “ha combattuto per quello che riteneva giusto, ha combattuto per noi“, ricorda ancora il presidente degli Stati Uniti, che rivela di avere bene in mostra nel suo ufficio privato, vicino allo Studio Ovale, un paio di guantoni che gli sono appartenuti.
E anche Donald Trump piange la morte di Muhammad Ali, che in una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche, nel dicembre scorso, aveva criticato duramente il candidato repubblicano alla Casa Bianca per la sua proposta di vietare l’ingresso ai migranti musulmani negli Stati Uniti. “Muhammad Ali è morto a 74 anni – ha scritto su twitter il magnate – Un campione veramente grande ed una persona magnifica. Mancherà a tutti”.
La leggenda della boxe, pur non avendo citato esplicitamente Trump, in dicembre aveva diffuso un comunicato durissimo, dal titolo “Candidati alla presidenza propongono di vietare l’immigrazione musulmana negli Stati Uniti“, nel quale ricordava come quella islamica sia una religione di pace e chiedeva di non usare l’argomento a fini politici.
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Roma, 28 feb. (Adnkronos) - “Dopo quanto di inaudito è accaduto oggi nello studio ovale della Casa Bianca e il trattamento profondamente ingiusto riservato da Trump e Vance nei confronti del Presidente Zelensky, occorre che la Ue e l’Italia, con misura ma con assoluta fermezza, ribadiscano il sostegno pieno e leale all’Ucraina che si difende dall’aggressione putiniana". Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.
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Milano, 28 feb. (Adnkronos) - La denuncia presentata dalla difesa di Fares Bouzidi - l'amico alla guida dello scooter su cui è morto Ramy Elgaml - ha come conseguenza (come atto dovuto) l'apertura di un fascicolo 'parallelo' in procura a Milano che vede come indagati i due carabinieri alla guida dell'auto protagonista dell'inseguimento dello scorso 24 novembre lungo le strade del centro di Milano.
Da quanto si apprende il militare alla guida è indagato di lesioni e falso, solo di falso deve rispondere il collega che viaggiava sulla stessa gazzella. Entrambi hanno firmato il verbale in cui hanno dichiarato che non c'è stato nessun urto tra l'auto di servizio e lo scooter.
La procura - dopo la relazione cinematica che dovrà ricostruire le fasi dell'incidente attesa per la prossima settimana - dovrà quindi decidere quale strada percorrere: l'altro fascicolo vede indagati per omicidio stradale Fares e il carabiniere alla guida, una tesi (in contrasto con il fascicolo sulle lesioni) che ipotizza una responsabilità del ventiduenne nell'incidente avvenuto in zona Corvetto, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Conosco bene la questione dell’energia nucleare, molti giornalisti mi stanno incalzando per avere un parere critico sul ddl approvato dal Consiglio dei ministri questa mattina. Ho sempre detto e pensato che nessuno può porre limiti alla ricerca sul nucleare sostenibile e questo provvedimento la garantisce. Sarà secondo me più difficile giungere al micro nucleare da fissione che più razionalmente alla fusione, che invece risolve più problemi di quanti ne crei. Ma non possiamo dare noi il verdetto, staremo a vedere cosa ci riserverà la scienza". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
"Il ddl è gravido di vincoli di sicurezza, è un testo completo e molto rispettoso della salute dei cittadini, cita perfino il rispetto dell’art. 9 della Costituzione sulla tutela del paesaggio. Se fosse stato applicato per parchi fotovoltaici ed eolici oggi non produrremmo un solo kw da queste fonti. Tutti auspichiamo che ci sia una strada possibile per avere energia pulita, sovrana, rinnovabile, programmabile, immediatamente disponibile, ad alto potenziale e a basso costo. E non è un sogno. Questa energia esiste ed è l’idroelettrico".
"Da un lato negoziando in Europa, per espungere la messa a gara della gestione dei nostri bacini idrici primari dalle condizionalità del Pnrr volute da Draghi, dall’altro recuperando almeno il 35% dell’acqua piovana (siamo al 4%), investendo sulla manutenzione dei grandi bacini idrici, sulla riattivazione di quelli dismessi nonché sullo sviluppo di un micro idroelettrico a conduzione forzata che appare molto più concreto e tempestivo degli Smr. L’acqua è pragmaticamente il presente, da cui possiamo trarre il 40% del nostro fabbisogno di energia prodotta, risorsa italiana e pulita con cui alimentare anche l’industria pesante, superando il gas e invertendo la tendenza. Sul futuro si vedrà, senza pregiudizi".
Roma, 28 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Btm 2025 si conclude con una conferma del successo della manifestazione, che ha ribadito la sua centralità nel panorama turistico nazionale. Oltre 500 gli espositori, inclusi comuni, associazioni di categoria e aziende dei vari segmenti, su 16mila metri quadrati di area espositiva, la partecipazione di 80 buyer nazionali e internazionali, più di 100 eventi e 400 relatori hanno animato tre giorni intensi di incontri, approfondimenti e opportunità di business che hanno visto 49.950 ingressi alla Fiera del Levante di Bari, con numeri in leggero aumento rispetto al 2024.
Il tema di questa edizione, 'Il viaggio nel viaggio', ha riscosso grande interesse, portando alla luce nuove prospettive sul concetto stesso di viaggio e sulle trasformazioni che stanno investendo il settore. Mary Rossi, responsabile eventi Btm, ha sottolineato il valore di questa riflessione: "Da Btm 2025 ci portiamo a casa tante interessanti riflessioni. Uno degli aspetti chiave che volevamo far emergere con il tema 'Il viaggio nel viaggio' è il percorso verso la destinazione scelta, perché crediamo che sia proprio il cammino a generare emozioni, sensazioni e pensieri che ci fanno crescere. Abbiamo affrontato il tema in molteplici declinazioni, spingendoci anche oltre i confini terrestri con il turismo spaziale. Btm è stata un’occasione di confronto che ha arricchito operatori e professionisti con nuovi strumenti da applicare nel loro lavoro".
L’edizione 2025 ha messo al centro argomenti chiave come digitalizzazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, turismo esperienziale, extralberghiero e wedding tourism. Tra i momenti più apprezzati, i panel su smart destination, big data per il turismo, nuove strategie di marketing e il ruolo della narrazione nella scelta delle destinazioni. Numerosi gli interventi istituzionali e dei principali protagonisti del settore. Il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha aperto la manifestazione con un intervento in streaming sulle strategie nazionali per la crescita del turismo, sottolineando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità per il futuro del settore. Tra i tanti interventi, l’onorevole Gianluca Caramanna, il senatore Gianmarco Centinaio, la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, Alessandro Callari, Regional Manager di Booking.com, Antonio Laveneziana,Territory Manager Italy di Airbnb, Valentina Sumini, Architetta dello spazio e Roberta Milano, marketing strategist.
Tra le novità più apprezzate di questa edizione, il focus sul turismo extralberghiero, che ha visto una grande partecipazione da parte di operatori e property manager, e il T-Trade, ampliato con un’area business dedicata al turismo organizzato e alle destinazioni internazionali che ha visto ampia vivacità durante i tre giorni grazie alla presenza di espositori di spicco come Msc Crociere, Azemar, Croazia, Malta, Polonia, Seychelles, Visit Brussels e Repubblica Ceca. Confermata l’ottima accoglienza per le sezioni Btm Gusto, che ha valorizzato il turismo enogastronomico, e Btm Say Yes, dedicato al wedding tourism, con un proprio programma buyer. Grande fermento anche per l’Apulia Tourism Investment, che ha ospitato il Forum della Tornanza, un momento di confronto sulle nuove opportunità di investimento e sviluppo per il turismo in Puglia.
Nevio D’Arpa, Ceo & founder di Btm, ha espresso soddisfazione per il successo dell’evento e ha voluto ringraziare le istituzioni: "Un plauso particolare va all’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, per il supporto che ha dato alla manifestazione e per la visione strategica sul futuro del turismo in Puglia. La differenza che rende Btm unica è il nostro investimento nei contenuti: qui non ci limitiamo a mettere in mostra prodotti e destinazioni, ma costruiamo un dibattito di qualità che aiuta gli operatori a comprendere e anticipare i cambiamenti del settore. Il Comitato scientifico di Btm ha lavorato con grande attenzione per costruire un programma ricco di spunti e soluzioni. I numeri ci vedono in una leggera ma costante crescita, segno che il format funziona e che BtmM continua a rappresentare un punto di riferimento per il turismo del Sud Italia".
Gaetano Frulli, presidente della Fiera del Levante, ha sottolineato il valore strategico dell’evento: "La grande partecipazione e l’alta qualità degli operatori presenti hanno ribadito l’importanza di questa manifestazione".
L’assessore al turismo di Regione Puglia, Gianfranco Lopane, ha aggiunto: “I progressi fatti da Btm negli anni sono sotto gli occhi di tutti, già oggi è uno dei più importanti eventi fieristici del turismo e ci auguriamo che questa crescita prosegua in futuro per il bene del turismo e della Puglia”
Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione, ha evidenziato il valore della collaborazione tra pubblico e privato per lo sviluppo turistico della regione: "La proficua sinergia tra gli operatori del turismo realizzata a Btm, in collaborazione con il Buy Puglia Meet & Connect a cura di Pugliapromozione, rappresenta una solida base per la crescita qualitativa del turismo in Puglia. E per questo motivo la collaborazione tra pubblico e privato resta essenziale".
Dopo il successo di questa edizione, l’organizzazione di Btm è già al lavoro per l’edizione 2026, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente l’evento e offrire nuovi spunti di riflessione sul turismo del futuro.
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Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Bulli che aggrediscono nello studio ovale, davanti alla stampa, un leader coraggioso che guida un popolo che difende la sua libertà dall’aggressione di un dittatore assassino. A questo sono ridotti gli Usa oggi. I leader europei dovrebbero mostrare meno compiacenza e più forza. I bulli si affrontano così. #StandWithUkraine oggi e sempre". Lo scrive Carlo Calenda.