Sono 850 i lavoratori assenti dal servizio. Esposto dell'associazione dei consumatori alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti per presunte irregolarità. Nei giorni l'azienda ha sospeso la concessione dei permessi sindacali dopo l'elevato numero di richieste
L’impegno dei dipendenti Atac nei seggi elettorali rischia di causare “pesanti disagi” al trasporto pubblico della Capitale. E’ la denuncia lanciata dal Codacons, secondo cui 850 lavoratori dell’azienda, in larga parte macchinisti e autisti, non saranno in servizio, ma si troveranno alle urne come “presidenti, scrutatori, segretari o rappresentanti di lista”. “Ciò potrebbe ridurre il servizio di trasporto pubblico e creare danno ai cittadini”, avverte l’associazione dei consumatori che per questo ha deciso “di presentare un esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti del Lazio affinché sia fatta luce sul caso”.
“Un numero impressionante di dipendenti Atac si asterrà oggi dal servizio per svolgere altre funzioni nei seggi elettorali – spiega il COdacons – Chiediamo alla Procura di verificare se tali assenze di massa possano configurare la fattispecie di interruzione di pubblico servizio, considerato che agli elettori deve essere garantita la possibilità di andare a votare con i mezzi pubblici, e tale diritto è preminente rispetto a quello dei dipendenti Atac di presiedere i seggi”.
Alla vigilia del voto la stessa azienda del trasporto pubblico romano aveva lanciato l’allarme sui possibili disagi, che potrebbero verificarsi da sabato fino a martedì prossimo. Per limitarli al minimo nei giorni scorsi Atac, su disposizione del direttore generale, Marco Rettighieri, ha anche sospeso la concessione dei permessi sindacali nei giorni dal 3 al 6 giugno prossimi. Proprio dopo aver preso atto dell’elevato numero di richieste, superiore a 850, per la partecipazione alle attività collegate al funzionamento dei seggi da parte del personale.