La 62enne milanese è stata arrestata. La figlia è stata ricoverata in ospedale dove i medici hanno effettuato un cesareo d’urgenza. Non è in pericolo di vita, anche il bimbo sta bene
Ha lanciato due coltelli da cucina alla figlia, 28enne, incinta al settimo mese, ferendola e costringendola così al parto prematuro. La vicenda è accaduta nella tarda mattinata di sabato 4 giugno in un appartamento di via Plana a Milano, dove le due donne si sono azzuffate nel corso di una violenta lite, al culmine della quale la madre della donna incinta ha lanciato addosso alla figlia due coltelli causandole una ferita all’addome. Solo l’intervento della del marito della donna e padre della ragazza ha evitato conseguenze più gravi.
L’uomo ha subito accompagnato la figlia all’ospedale Buzzi, dove i medici hanno riscontrato un distacco della placenta dovuto alla colluttazione e la perforazione dell’utero con emorragia. E per questo hanno scelto di effettuare un parto cesareo d’urgenza. La giovane mamma, che non corre alcun pericolo di vita, ora rimarrà ricoverata in osservazione per alcuni giorni accanto al suo bimbo che sta bene. La nonna del bimbo e madre della neomamma, una milanese di 62 anni, è stata arrestata dalla polizia per lesioni gravissime con conseguente “acceleramento preterintenzionale” del parto della figlia: verrà processata lunedì per direttissima.