La Conferenza intergovernativa (Cig) Italia-Francia ha approvato, primo caso in Europa, l’applicazione della normativa antimafia a livello transnazionale in merito al nuovo regolamento dei contratti di lavoro per quanto riguarda la Tav Torino-Lione, indipendentemente dalla nazionalità dei cantieri. Con questo passaggio si attua quanto stabilito dai rispettivi governi nel protocollo addizionale firmato a Venezia nell‘incontro dell’8 marzo 2016 tra il primo ministro Matteo Renzi e il presidente della repubblica transalpina Francois Hollande. In quell’occasione manifestanti No Tav e No Triv protestarono contro l’accordo tra Italia e Francia.
Dopo questa approvazione della Conferenza intergovernativa, i rispettivi governi possono dare il via libera all’iter di ratifica parlamentare da chiudere entro il 2016.
A svolgere gli accertamenti antimafia per gli appalti, anche in quelli già assegnati in Francia, sarà una struttura binazionale costituta dal prefetto di Torino e dal suo omologo francese.
Le verifiche – spiega una nota – “saranno svolte non solo sulle aziende appaltatrici, ma su tutta la filiera dei subappalti“. Ai controlli contro le infiltrazioni mafiose saranno sottoposte anche le aziende di Paesi terzi: in questo caso la competenza delle verifiche spetterà alla prefettura del Paese “in cui hanno inizio i lavori o in cui l’azienda ne svolge la maggior parte”.
Le aziende coinvolte nei cantieri della Torino-Lione, inoltre, devono rispettare “specifici obblighi comportamentali”. In caso di inosservanza, Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin) applicherà penalità “i cui proventi verranno reinvestiti in iniziative a tutela della sicurezza dei lavoratori”. Le società in regola vengono iscritte in una white list transnazionale, con una validità di 12 mesi.
La conferenza si è riunita oggi a Torino, nella sede di Telt, la società incaricata di costruire e gestire la nuova ferrovia. A presiederla Louis Besson, con la copresidenza di Paolo Foietta, commissario di governo per la Torino-Lione. Erano presenti, oltre ai delegati della Prefettura di Torino, i rappresentanti dei ministeri di Trasporti, Finanze, Ambiente, Interni ed Esteri, il presidente di Telt Hubert du Mesnil, il direttore generale Mario Virano, gli esperti nominati dai governi di Italia e Francia.