Lo hanno condannato a sei mesi di carcere e tre anni di libertà condizionata per avere violentato una ragazza, ma per suo padre è un “prezzo assurdo per 20 minuti di azione su 20 anni di vita”. Così si rivolge al tribunale Dan A. Turner, il cui figlio, Brock, è stato riconosciuto in marzo colpevole di aver abusato di una giovane che aveva perso conoscenza per aver bevuto troppo alla festa di una confraternita universitaria a Stanford.
Mugshot via @SCCoSheriff of ex-@Stanford swimmer Brock Turner, who got 6mos in jail for raping unconscious woman pic.twitter.com/I7ipMCdXq1
— Henry K. Lee (@henrykleeKTVU) June 6, 2016
Turner, che è campione universitario di nuoto, rischiava fino a 14 anni di carcere, ma la pubblica accusa ne aveva chiesti solo sei. Alla fine il giudice ha stabilito la settimana scorsa una condanna ben più mite – sei mesi di carcere e tre anni di libertà condizionata – tenendo conto della giovane età dell’imputato. La sentenza era parsa troppo leggera a molti critici, mentre sempre più si accendono i riflettori su casi di stupro nei campus universitari americani, ma l’indignazione è cresciuta quando è stata resa nota la lettera scritta dal padre al tribunale. La vita di mio figlio “non sarà quella che aveva sognato e per la quale aveva duramente lavorato. Questo è un prezzo assurdo per 20 minuti di azione”, aveva scritto l’uomo, incurante delle violenze subite dalla ragazza.
(immagine tratta da youtube)