L'ex segretaria comunale Daniela Petricci accusa il primo cittadino Mario Puddu di avere attuato una "campagna denigratoria" nei suoi confronti e di avere creato uno "staff non ufficiale". La difesa dell'interessato: "Non abbiamo tolto alcun incarico, si era dimessa"
Il sindaco M5s di Assemini (Cagliari) è indagato per abuso d’ufficio. Secondo quanto riportato da L’Unione Sarda, Mario Puddu è stato iscritto nel registro degli indagati in seguito all’esposto presentato dall’ex segretaria comunale Daniela Petricci che lo accusa di aver subito “comportamenti vessatori”. L’ex dirigente, difesa dall’avvocato Carlo Amat, sostiene di essere stata cacciata dal servizio in seguito a una presunta “campagna denigratoria”. Il primo cittadino ha replicato al quotidiano dicendo che Petricci si era già dimessa.
In particolare, scrive l’Unione Sarda, l’ex dirigente sostiene di essere stata rimossa dal servizio, una volta diventata vittima di una “campagna denigratoria”. Petricci accusa di avere ricevuto quattro visite fiscali e una denuncia per truffa, per poi uscirne pulita, e chiosa spiegando di essere stata ridotta “alla mansione di un impiegato dell’anagrafe”. Non solo. La donna afferma che Puddu, fin dalla sua elezione nel 2013, abbia creato “uno staff non ufficiale“.
La donna non è la prima a rivolgere questa accusa a Puddu. L’anno scorso, infatti, tre consigliere comunali, Rita Piano, Irene Piras e Stefania Frau, avevano attaccato giunta e sindaco M5S per la presenza di “uno staff occulto in conflitto d’interessi”. Pochi giorni dopo, il Movimento 5 Stelle le aveva prima sospese e poi espulse, con un’email firmata dallo staff di Beppe Grillo.
“Non abbiamo tolto alcun incarico, la dirigente si era dimessa – si è difeso il sindaco sull’Unione Sarda – Ci sono anche più lettere dove chiedeva di essere sostituita. Era mancata per mesi e i suoi compiti erano stati divisi tra due persone”.