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La7 - 9 Giugno 2016
Elezioni comunali, la testimonianza: “Così ho venduto il mio voto per 50 euro a Castellammare di Stabia”
La Playlist La7
- 16:09 - Fisco: Foti, 'stop redditometro che è strumento vessatorio, severi con i furbetti'
Roma, 26 lug. (Adnkronos) - "Un fisco invasivo non fa parte del dna del centrodestra e di Fratelli d'Italia. Ecco perché grazie al Governo di Giorgia Meloni viene abolito una volta per tutte il redditometro, strumento che vessava i cittadini in maniera indiscriminata. Viene di contro introdotta una nuova misura, che stanerà i grandi evasori, cioè chi possiede beni di lusso, ma risulta nullatenente e non paga le tasse". Lo sottolinea il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti.
"A pochi mesi dall’approvazione della riforma fiscale, il Governo di Giorgia Meloni -aggiunge- tira dritto verso una vera e propria rivoluzione del fisco, che prevede la riduzione delle tasse -già attuata in parte- e la lotta serrata all’evasione, mai seriamente contrastata dalle sinistre. Fratelli d'Italia lavora per in un fisco amico che tenda la mano a chi è impossibilitato a pagare, ma che sia invece risoluto e severo con i 'furbetti'".
- 16:07 - **Liguria: Schlein 'occasione per alternativa', ipotesi Orlando**
Roma, 26 lug. (Adnkronos) - "Un'occasione per le forze alternative alla destra". Così Elly Schlein definisce la sfida per la regione Liguria aperta oggi dalle dimissioni di Giovanni Toti. Martedì saranno formalizzate in Consiglio e di lì partiranno i 90 giorni entro cui fissare le elezioni, a ridosso di quelle in Emilia Romagna e Umbria. E il Pd scommette su un possibile triplete. In tutte e tre le regioni al voto in autunno si lavora a costruire un centrosinistra ampio. A partire dai temi concreti, la linea di Schlein: "Molto prima che ragionare sui perimetri delle forze politiche o sui nomi, bisogna che noi ci mettiamo d'accordo sulle cose che bisogna fare per l'Italia". Matteo Renzi intanto si fa avanti: "Che cosa comporta per noi questa alleanza? Stare nella coalizione di centrosinistra in modo organico alle future regionali".
Il possibile candidato del centrosinistra largo potrebbe essere Andrea Orlando. L'ex-ministro è di ritorno in queste ore da una missione parlamentare in Cina. "Questa è l'unica settimana che ha fatto fuori, ora inizia la campagna elettorale...", la battuta di un collega parlamentare. Ma la cosa è ancora da concretizzare. "Vediamo la coalizione che cosa decide", dicono i deputati vicini ad Orlando che da tempo - già da gennaio, prima del caso Toti - ha dato una disponibilità a correre mettendo però prima del suo nome la costruzione della coalizione. "Vedremo se me lo chiederanno - diceva l'ex-ministro due settimane fa in un'intervista - cosa che non è ancora stata formalizzata, ma sia chiaro: se emerge una candidatura che riesce ad unire più della mia, sarò il primo a sostenerlo".
La coalizione che potrebbe profilarsi vedrebbe con il Pd, i 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, che alle ultime europee ha avuto un ottimo riscontro elettorale, fino ad arrivare a Iv di Renzi e di Raffaella Paita, il cui rapporto con Orlando è stato quantomeno teso in questi anni. Al di là di chi sarà il candidato, ci sarebbe comunque da rimettere insieme i cocci di aspre divisioni che hanno caratterizzato il centrosinistra in Liguria. Si vedrà nei prossimi giorni se l'impresa andrà in porto e l'alleanza "organica" di cui parla Renzi, verrà concretizzata.
Quanto ad Azione, oggi Enrico Costa ha detto no ad alleanze con partiti che "non vanno d'accordo su nulla, tranne che su un punto: abbattere l'avversario per via giudiziaria", il riferimento è a Toti. Tuttavia la coordinatrice regionale di Azione, Cristina Lodi, che ha partecipato alla manifestazione a Genova nei giorni scorsi, quella con Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, è meno netta: "Credo che ragionare di una grande coalizione come sta accadendo in Emilia Romagna sia la strada vincente", ha detto Lodi ieri in un'intervista a Repubblica Genova.
Per Ferruccio Sansa, ex-candidato giallorosso alla presidenza della regione Liguria, "serve un cambiamento totale. Sarebbe un errore fatale pensare che il nostro scopo sia soltanto prendere il posto di Toti. Sostituire la sinistra alla destra, i finanziatori e gli amici nostri a quelli di Toti". Per il suo capogruppo in consiglio regionale, Gianni Pastorino, "è il momento di tornare a governare questa regione con responsabilità e trasparenza. Tocca a noi, al centrosinistra, dimostrare di essere una valida alternativa. Dobbiamo unirci. Tocca a noi: il campo progressista è all'altezza della sfida del cambiamento".
I punti su cui trovare una quadra potrebbero essere a portata: il riscatto della Regione dopo la gestione Toti, definita da Orlando una "oligarchia predatoria", la sanità che vede la Liguria tra le regioni più in sofferenza del Nord e la nuova diga del porto di Genova, opera infrastrutturale strategica del Pnrr, avviata ai tempi del governo giallorosso, il Conte 2, e poi con Mario Draghi. "Finalmente Giovanni Toti si è dimesso, anche se con molto ritardo - sottolinea Elly Schlein - Sono passati 80 giorni in cui la Liguria è stata ferma, paralizzata, tenuta ai domiciliari con lui. È l'occasione per ridare la parola ai cittadini, per le forze alternative alla destra di costruire un progetto che guardi al futuro della Liguria. Questioni che vogliamo discutere con tutte le altre forze che sono interessate a costruire un'alternativa per affrontare le grandi questioni che riguardano il futuro di una regione importante come la Liguria".
- 14:43 - Liguria: Gasparri, 'ora vincere con centrodestra unito che valorizzi territorio'
Roma, 26 lug. (Adnkronos) - “Rispetto la decisione di Giovanni Toti certamente sofferta. Non posso però non rilevare che la pressione della magistratura è stata veramente enorme su questa vicenda. Non è il momento di aggiungere considerazioni che, però, faremo nelle sedi competenti. Ora è il momento di preparare le elezioni e di vincere con un centrodestra unito che sappia, accanto alle presenze politiche, valorizzare le presenze civiche e del territorio”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
- 14:40 - Daily Crown: l'ultimo desiderio di Diana? rendere pubbliche le lettere d'amore di Carlo
Londra, 26 lug. (Adnkronos) - L'ultimo desiderio di Diana fu che fossero rese pubbliche le lettere d'amore che Carlo le scriveva, a testimonianza di un tempo nel quale il futuro re e la sua prima moglie si erano amati. Lo scrive il Times, citando la biografa reale Ingrid Seward, secondo cui, "poco prima di morire, Diana mi disse che avrebbe voluto che la gente potesse vedere le lettere d'amore che aveva ricevuto da Charles". Nonostante la loro relazione tumultuosa, che sfociò nel divorzio, Lady D. avrebbe voluto che il mondo sapesse che fra lei e Carlo ci fu vero amore.
La 'principessa triste', "voleva davvero che la gente sapesse che amava Charles e che lui amava lei", ha aggiunto Seward. "E me lo sono sempre ricordato. Desiderava inoltre che anche i figli, i principi William e Harry, sapessero che un grande amore esisteva tra loro all'inizio della loro relazione". Parlando durante un pranzo per Oldie Magazine, la Seward ha raccontato che Diana le rivelò il suo desiderio solo poche settimane prima di morire nel tragico incidente automobilistico del 1997 a Parigi. Sebbene all'epoca uscisse con Dodi Fayed, morto anche lui nell'incidente, voleva che "i primi giorni della sua storia d'amore con l'erede al trono fossero adeguatamente riferiti".
- 14:35 - C.sinistra: Schlein, 'alleanze sui temi, partiamo da questioni concrete'
Roma, 26 lug. (Adnkronos) - “Molto prima di ragionare sui perimetri delle forze politiche ci dobbiamo mettere d'accordo sulle cose da fare per l'Italia. Partiamo dalle questioni concrete”. Così la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, ospite al Giffoni Film Festival, commenta le dichiarazioni del leader di Italia Viva Matteo Renzi sulla costruzione di una coalizione a sinistra.
“Noi abbiamo da costruire una coalizione alternativa e vincente. Io non sottovaluto questa destra, perché è vero che il Pd ha avuto un ottimo risultato alle europee ma loro sono arrivati comunque erano sopra” e aggiunge “partiamo dalle questioni concrete” che per Schlein sono i temi: salario minimo, sanità pubblica, crisi climatica, diritti.
E sui veti afferma: “Noi siamo testardamente unitari, ma ci vuole generosità e riconoscimento reciproco. Per vincere non credo nelle formule astratte, nelle coalizioni in provetta che ci chiudiamo in una stanza e usciamo solo quando siamo tutti d’accordo. L'alleanza si fa tra diversi. E come facciamo a mettere a valore le differenze? Sui temi.”
- 14:35 - Parigi 2024: Katz, 'sabotaggio ferrovie opera dell'Iran'
Tel Aviv, 26 lug. (Adnkronos) - "Il sabotaggio delle infrastrutture ferroviarie in tutta la Francia in vista della delle olimpiadi di Parigi 2024 sono state pianificate ed eseguite sotto l'influenza dell'asse del male e dell'Islam radicale dell'Iran. Come ho detto questa settimana, avvertendo la mia controparte francese Stéphane Séjourné, sulla base di informazioni in possesso di Israele, gli iraniani stanno pianificando attacchi terroristici contro la delegazione israeliana e tutti i partecipanti alle Olimpiadi. Devono essere prese maggiori misure preventive per sventare il loro piano. Il mondo libero deve fermare l'Iran ora, prima che sia troppo tardi". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.
- 14:31 - Autonomia: Ascani, 'in frantumi cinico baratto maggioranza'
Roma, 26 lug. (Adnkronos) - “Passate le elezioni, il cinico baratto tra i partiti della maggioranza va in frantumi. L’autonomia differenziata, bandierina della Lega, viene affondata da Forza Italia che, per voce del Presidente della Regione Calabria, ne chiede lo stop lamentando anche forzature per l’approvazione, come se non fosse stata votata dai suoi compagni di partito". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem.
"Il Paese non ha avuto tempo per metabolizzarla, dice Occhiuto. E come avrebbe potuto? Come può essere digerita una norma che spacca l’Italia, che discrimina i cittadini in base alla regione in cui nascono, mette il Sud in ginocchio, smantella la sanità e l’istruzione pubblica? Polverizza lo Stato unitario indebolendo così la capacità produttiva, aprendo la strada a un fosco futuro per l’economia e l’occupazione? Il conflitto nella maggioranza dimostra la fondatezza delle nostre critiche sulla pericolosità di questa legge e sulla falsa unità da quella parte del campo: non solo sull’autonomia differenziata i nodi stanno venendo al pettine, la competizione tra partner è ormai pane quotidiano e andrà ad aggiungersi ai danni che un governo interessato solo alla propaganda e alle battaglie ideologiche ha già arrecato al Paese”.