Istintivamente cerchi il pulsante che azioni la capote in tela, per goderti la due posti compatta, scoperta e a trazione posteriore che in casa Fiat mancava da cinquant’anni. Ma non lo trovi, perché come sulla sua antenata si fa tutto a mano. E non è una diminutio, perché il meccanismo funziona bene e ci si sbriga in un attimo. Vuoi mettere la soddisfazione.
Comincia così la nostra giornata con la 124 Spider, dopo averla vista parcheggiata accanto a quella originale del ’66. Non senza qualche brivido, perché i designer del Centro Stile Fiat di Torino ce l’hanno messa proprio tutta per far scattare quell’effetto nostalgia che immaginiamo smuoverà anche parte della potenziale clientela che approfitterà del prossimo porte aperte (18-19 giugno) per andare a scoprirla da vicino. L’una pare infatti la naturale evoluzione dell’altra, negli stilemi e nelle proporzioni.
Certo, d’acqua sotto i ponti ne passa in 50 anni. Oggi il mondo dell’automotive è fatto di alleanze e collaborazioni. Dunque per tirare fuori un modello del genere Fiat si è dovuta rivolgere alla Mazda, che ha fornito la base costruttiva della pluridecorata MX-5, su cui i tecnici italiani hanno lavorato modellando forme e integrando contenuti. Come ad esempio il motore 1.4 turbo Multiair da 140 cavalli, che spinge bene in ogni condizione e non patisce più di tanto il turbo lag. Ovvero quel piccolo intervallo temporale tra l’azionamento dell’acceleratore e l’effettiva “spinta” data dal turbocompressore.
Italianissime e convincenti sono anche le tarature di sospensioni e sterzo, così come il settaggio del cambio manuale (ma presto arriverà anche l’automatico) con innesti corti e precisi. Saliscendi e tornanti sulle colline della Valpolicella ce ne hanno fatto apprezzare le doti di agilità e maneggevolezza (in questo aiuta anche il peso, di soli 1.050 kg), come pure la tenuta priva di incertezze.
Doti che si esaltano sul suo upgrade, ovvero la Abarth 124 Spider. Che, oltre all’assetto sportivo, volendo si può riassumere in tre elementi fondamentali. Gli scarichi, dal sound profondo e coinvolgente, il differenziale meccanico autobloccante, che garantisce la motricità ottimale in ogni situazione, e i cavalli. Sono 170 in totale, e anche se una ventina in più non avrebbero guastato sono sufficienti a rendere ancor più brioso il carattere di questa 124 Spider.
Difetti? Di sostanziosi e sostanziali non ve ne sono, anche perché questa è un’auto che dà emozioni quando la guidi. E quando ci sono quelle forse passano in secondo piano anche le piccole scomodità. Alcune delle quali tipiche di una spider, come il poco spazio a disposizione nell’abitacolo (e portabagagli), il volante non regolabile in profondità e la scarsità (qui in effetti si poteva fare meglio) di vani portaoggetti nonché l’assenza di tasche laterali. Il consiglio è di portare con sè solo portafogli, chiavi e cellulare… Per il resto questa 124 Spider è da godere fino in fondo, con quel pizzico di vintage che fa la differenza.
FIAT e ABARTH 124 SPIDER – LA SCHEDA
Il modello: Si tratta di una spider a due posti secchi e trazione posteriore con la stessa piattaforma costruttiva della Mazda Mx-5, che pur essendo la “sorella” rimane anche la sua unica concorrente nel segmento. Mentre la versione d’ordinanza è disponibile da questo mese, la Abarth arriverà dopo l’estate
Dimensioni: lunghezza 4,05 metri, larghezza 1,74 metri, altezza 1,23 metri
Motori benzina: 1.4 Multiair da 140 Cv e 170 Cv
Consumi omologati nel ciclo misto: 6,4 e 6,6 litri per 100 km
Emissioni di CO2: 148 e 153 g/km di anidride carbonica
Prezzi: Fiat 124 Spider da 27.500 a 33.000 euro; Abarth 124 Spider da 40.000 euro
Ci piace: la capote manuale semplice da azionare, il dinamismo e l’assetto di guida
Non ci piace: pochi sia lo spazio a bordo che i vani portaoggetti, il volante non si regola in profondità