FRIEND REQUEST di Simon Verhoeven (Usa, 2016) Con Alycia Debnam-Carey, William Moseley, Connor Paolo. Durata 92’ Voto 2/5 (DT)
Mi togli l’amicizia su Facebook? E io t’ammazzo. Laura, tutto footing, yoga e bei ragazzi al college, prova pena per l’incappucciata e dark Ma-Rina. In aula dopo una lezione la avvicina, le parla, le diventa amica, e dialoga con lei sui social. Solo che Ma-Rina desidera da lei più attenzione del dovuto, s’ingelosisce, e addirittura si suicida tempestando il profilo di Laura con il video della sua morte. Cancellata ogni protezione della privacy online (da non si sa bene quale dimensione ultraterrena) Ma-Rina perseguita Laura e i suoi amici che l’hanno derisa. Lo spunto classico con effetto domino omicida per i protagonisti del film viene arricchito da Verhoeven (nessuna parentela con l’olandese Paul, ma figlio dell’attrice Senta Berger) con la variante “stalkeraggio informatico” – già presente nel più brillante Unfriend – che provoca sì angoscianti turbe spettatoriali, ma che nello svolgimento del film si ingarbuglia eccessivamente tra ricerca del “buh!” da dietro la porta e l’agnizione di un mistero all’origine del disagio dell’assassina che vuole spiegare l’inspiegabile. Il portato di api assassine presente in ogni luogo del delitto nel film non c’entra nulla col racconto, ma ci permette di ricordare un horror che ci piacque moltissimo: Candyman.