Il candidato a sindaco di Roma del centrosinistra commenta su Facebook l'orario "singolare" dello stop, proprio mentre gli azzurri debutteranno in Francia. "Questi casi contribuiscono a creare un clima di odio tra gli utenti e il personale". Il sindacato nega: "Si chieda perché ci fermiamo"
Ugl proclama lo sciopero dei lavoratori Atac in un orario “singolare”, dalle 20.30 alle 0.30, di lunedì 13 giugno, quando a Lione la nazionale italiana sfiderà quella belga agli Europei di calcio. Il candidato a sindaco di Roma del centrosinistra, Roberto Giachetti, commenta così su Facebook: “Apprendo che, per una straordinaria coincidenza, lo sciopero del personale Atac proclamato dall’Ugl, è stato programmato dalle 20.30 alle 0.30 di lunedì, esattamente in concomitanza con la prima partita della Nazionale agli Europei di calcio. Senza entrare nel merito delle ragioni dello sciopero, vorrei dire ai promotori che questo tipo di coincidenze contribuiscono a creare un clima di odio tra gli utenti e il personale dell’Atac. Perché i cittadini romani, direi giustamente, si sentono presi in giro da uno sciopero così ‘strategico’. Nessuno si illuda – prosegue Giachetti sul social – non so se vale per i miei avversari, ma se qualcuno vuole fermare il cambiamento e il risanamento recentemente avviato in Atac non può contare su di me. A incrociare le braccia saranno proprio gli autisti dei bus assieme a quelli di tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo.
Non si è fatta attendere la risposta del sindacato che che nega la coincidenza, anzi la rivendica: “L’orario serale, dalle 20.30 allee 00.30, determinerà disagi minimi perché la gran parte dei cittadini saranno già a casa per guardare la partita”, dice in una nota del segretario nazionale dell’Ugl Autoferrotranvieri, Fabio Milloch: “Invece di pubblicare post su Facebook senza conoscere le motivazioni dello sciopero, Giachetti dovrebbe informarsi sul perché i lavoratori protestano e come mai l’azienda non dà risposte: la mobilitazione dei dipendenti Atac aderenti al sindacato è motivata dalla richiesta di massima sicurezza nei trasporti pubblici. Attualmente – prosegue – se ci fossero criticità e un treno della metro dovesse fermarsi in galleria con conseguente evacuazione del convoglio i passeggeri avrebbero serie difficoltà a orientarsi poiché si ritroverebbero al buio. Inoltre su molti autobus l’aria condizionata non c’è o non funziona e, anche se sembra una cosa di minima rilevanza, con le temperature roventi dell’estate gli utenti potrebbero accusare malori, così come gli autisti, il che costituirebbe un pericolo ulteriore per i passeggeri”.