L’identikit del candidato sindaco? 50enne, laureato e con una consolidata esperienza politica alle spalle. A rivelarlo sono i dati raccolti dalla campagna di trasparenza Sai chi voti, indetta dalla “comunità digitale apartitica” Riparte il futuro, che con un progetto on line chiedeva ai candidati alle amministrative dello scorso 5 giugno di rispettare quattro indici di trasparenza: pubblicare sul sito il proprio curriculm vitae, rendere nota la propria situazione giudiziaria, dichiarare gli eventuali conflitti di interesse che lo riguardavano e impegnarsi a introdurre, qualora eletto, il meccanismo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine apicali in enti, consorzi o società che spettano al comune entro i primi 100 giorni di amministrazione mediante una modifica del Regolamento comunale.

Hanno aderito al progetto 106 persone (su un totale di 236) nei 30 Comuni osservati: di questi, 1 su 5 è risultato essere di sesso femminile. Complessivamente, su 236 candidati sindaco la composizione femminile ha rappresentato solo il 13,5% (32), ma la percentuale di adesione alla campagna tra le donne è stata doppia rispetto a quella maschile. L’età media dei candidati, invece, è stata di 50 anni.

Per quanto riguarda il percorso di studi, 77 candidati su 106 sono risultati essere in possesso di un titolo di laurea, mentre 5 candidati su 106 hanno dichiarato di avere in corso o di aver avuto in passato procedimenti penali o amministrativi e che, in alcuni casi, questi si sono conclusi anche con sentenze di condanna. Un candidato su 4 ha dichiarato di essere portatore di potenziali conflitti di interesse, in particolare per quanto riguarda la detenzione di semplici pacchetti azionari (26 candidati), la detenzione di quote societarie di maggioranza (16 candidati) o il possesso di quote societarie di minoranza (6 candidati). Ci sono stati poi 26 candidati che ricoprono o hanno ricoperto in passato ruoli in organizzazioni no-profit.

E per quanto riguarda l’esperienza politica? Il 49% di loro si è definito un “dinosauro della politica”, il 39% ha dichiarato di essersi candidato per la prima esperienza amministrativa mentre il 18% ha detto di essere già stato consigliere comunale.

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