La nazionale di Conte non ha troppi fan dalle parti dell’Alto Adige. “Molti sperano che la squadra italiana torni presto a casa da Parigi“, ha detto Roland Lang, il presidente dell’associazione separatista Heimatbund, la Lega Patria del Sud Tirolo. Niente tifo sfegatato, insomma, per l’Italia agli Europei di Francia del 2016. Niente gruppi d’ascolto, niente maxischermi davanti ai quali soffrire in compagnia per le sorti degli azzurri. Anzi: «Da un punto di vista sportivo dovrebbe vincere semplicemente il migliore e lo sport dovrebbe unire i popoli», ammette Lang, “ma abbiate un po’ di sensibilità e tolleranza per gli altoatesini che non riescono a tifare per l’Italia”.

E per evitare – improbabili – fraintendimenti, lo stesso Lang si è fatto promotore di una campagna che ha disseminato tutta la regione di volantini autoadesivi: “Che vinca il migliore, ma non l’Italia”, si legge. Lo sfondo? La Tour Eiffel che dà un calcio alla sagoma dell’Italia. Ma ce n’è anche per la campionessa Carolina Kostner: “Sport e politica non dovrebbero essere mescolati”, dice riferendosi alla pattinatrice gardenese che si è fatta fotografare con il Tricolore.

 

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