Sono aumentate “in alcuni casi del 100 per cento, in altri anche del 200 per cento” le segnalazioni dei cittadini all’Anac sui temi di trasparenza, corruzione e contratti pubblici nelle società partecipate. Ad affermarlo è stato il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone che, in un dibattito promosso dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha fatto sapere che il dato è stato rilevato con riferimento a quanto in passato veniva fatto riguardo alle segnalazioni su quegli stessi temi. Il presidente dell’Anac non ha fornito però cifre assolute. “C’è sicuramente un grande aumento delle segnalazioni che vengono dai cittadini e che riguardano le tematiche più varie – ha spiegato Cantone – a volte senza che siano direttamente competenti”, ma che riguardano “soprattutto gli appalti, temi su cui riteniamo positivo il loro interesse”.

Cantone ha poi annunciato che il prossimo 22 giugno l’Anac presenterà il primo rapporto italiano sul Whistleblowing, l’istituto che tutela i dipendenti che segnalano reati, fra cui ad esempio la corruzione (a gennaio l’approvazione di una legge in materia alla Camera; in Francia una nuova normativa è in discussione in questi giorni): una relazione che, come ha spiegato il presidente, analizzerà le segnalazioni di “gole profonde” che sono arrivate all’Anac e a 40 amministrazioni. “Sebbene questo istituto contenga alcune criticità e faccia fatica a inserirsi nella struttura italiana – ha proseguito – vediamo un aumento significativo anche in questo senso”. Dopo avere fatto notare come “ci sia un segnale di risveglio che in qualche caso viene strumentalizzato con logiche che nulla hanno a che vedere con gli interessi generali”, Cantone ha affermato che “c’è sicuramente un grande interesse rispetto a questi istituti che sono tutt’altro che inutili“.

Molto duro, invece, il suo giudizio sulle società partecipate che, a suo dire, “hanno spesso rappresentato uno strumento per aggirare regole rigorose come ad esempio il Patto di Stabilità“. Cantone ha infatti sostenuto che in Italia “spesso le partecipate sono state strumento per assunzioni poco trasparenti e hanno favorito pesantemente fatti corruttivi“, al punto che “c’è la necessità di una loro riduzione perché, al di là dell’aspetto legato alla corruzione, c’è sicuramente uno spreco di denaro“. Il presidente dell’Anac ha infatti evidenziato che “ci sono partecipate che esistono solo per i Cda e non per le attività e, quindi, c’è bisogno di una razionalizzazione del sistema“.

Per quanto riguarda gli enti locali, infine, Cantone li ha definiti “non molto” impegnati nella riduzione delle partecipate, spiegando però che, “gli enti locali attenderanno l’approvazione della riforma che prevede anche sistemi di commissariamento da parte del Governo per quelli che non si dovessero adeguare”. Cantone ha così espresso l’auspicio che “le buone idee in campo siano applicate perché in Italia abbiamo visto tante volte norme che prevedono la soppressione di enti inutili che invece continuano a operare pur soppressi da vent’anni”. E ha concluso: “Mi auguro che questo non avvenga per le partecipate”.

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