L’idea l’ha avuta un gruppo di sviluppatori danese, la Lovable Hat Cult, che già aveva stupito con una app chiamata Moontide traveller, dove sia uomini che donne potevano “vivere” le varie fasi del ciclo mestruale femminile. La petite mort, invece, passa direttamente all’azione
Non siamo ai livelli di Sally Albright/Meg Ryan tra gli attoniti clienti del ristorante Katz’s Deli in Harry ti presento Sally, ma la App La Petite Mort si appresta a coprire un “buco” di mercato ancora inesplorato: la vulva digitale da portare all’orgasmo. L’idea l’ha avuta un gruppo di sviluppatori danese, la Lovable Hat Cult, che già aveva stupito con una app chiamata Moontide traveller, dove sia uomini che donne potevano “vivere” le varie fasi del ciclo mestruale femminile. La petite mort, invece, passa direttamente all’azione. Una vulva parecchio pixelata appare sullo schermo dei propri dispositivi smartphone o iPad. Quattro le tipologie di vulva tra le quali scegliere quella da tenere a tutto schermo. Poi via con lo sfregamento delle dita sulla vulva rappresentata, fino a quando in un crescendo di sussurri, mormorii e infine urla di godimento, La Petite Mort mostra e fa ascoltare la simulazione di un orgasmo femminile via web.
“E’ una bella esperienza erotica, ed i giochi erotici sono ancora un mercato inesplorato”, ha spiegato Patrick Jarnfelt, uno dei creatori del gioco. Quando uno dei colleghi alla Lovable Hat Cult, tal Lau Korsgaard, ha raccontato di aver individuato un algoritmo chiamato ‘cellular automata’ che può far simulare la risposta che diverse parti di un organismo danno a degli stimoli esterni, le brillanti menti danesi hanno subito pensato alla vulva. “Toccare è erotismo ed ogni cellula è intelligente e risponde al tocco”, afferma Jarnfelt. Attraverso l’algoritmo i differenti pixel di ogni vulva de La Petite Mort portano a preferenze diverse, quindi, se una cellula si sente bene diffonde quel tipo di piacere alle cellule attorno. Così l’utente se tocca nel modo e al ritmo giusto può vedere immediatamente il piacere diffondersi sullo schermo con le cellule che si illuminano fino ad un apice di climax pulsante di pixel.
La simulazione proposta su Vimeo in questo video usando un iPad, sembra comunque più la rievocazione di un’enorme navicella di Space Invaders vicina all’esplosione che ad una qualsivoglia vagina seppur pixelata. Chi ha già usato La Petite Mort segnala che a volte un tocco non piacevole sullo schermo/vulva fa sì che la vulva si allontani e con voce femminile e risentita dica di fermarsi: proprio come nell’infinito ginepraio dell’orgasmo femminile che per tanti maschietti rispecchia il celebre adagio sugli “esami che non finiscono mai”.
La Petite Mort ha comunque avuto un incidente di percorso bello grosso. Anche se la app non raffigura immagini di nudo o di atti sessuali, è stata ritenuta abbastanza controversa per Apple tanto da rimuoverla dal suo App Store. Jarnfelt ha spiegato che anche se l’applicazione è stata inizialmente approvata per la Repubblica Ceca e il Congo, è stata successivamente rimossa prima che potesse essere acquistata in tutti gli altri paesi. “Il nostro gioco non deve essere considerato come qualcosa di educativo, ma è pensato per essere un’esperienza sensuale, erotica e artistico allo stesso tempo. Poi chiaro che se porta le persone ad essere più rilassato rispetto alla sessualità femminile e a rendere meno tabù questi temi tanto meglio”. L’applicazione è tuttavia disponibile su dispostivi Android e acquistabile su Google Play Store per 2.50 dollari.