Associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, corruzione, turbata libertà degli incanti, detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, tentata estorsione. L’operazione anticamorra della polizia ha portato all’arresto di 12 persone tra cui esponenti di spicco del clan Lo Russo, detto dei Capitoni, operativo nell’area Nord di Napoli, amministratori e consulenti della società Kuadra Spa, con sedi a Napoli, Roma e Genova, specializzata nel settore delle pulizie, e dipendenti dell’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli. Questi ultimi, secondo la Dda di Napoli, favorivano la società Kuadra nelle operazioni relative al bando di gara per la fornitura dei servizi di pulizia.
L’ordinanza è stata eseguita nei confronti di Giulio De Angioletti, Antonio Festa, Giuseppe Lo Russo, Mario Lo Russo, Vincenzo Lo Russo e Francesco Orru, persone ritenute appartenenti o vicine al clan Lo Russo. In carcere anche l’imprenditore Riccardo Lama per il quale il gip ha escluso l’accusa originaria di concorso esterno e l’aggravante della finalità mafiosa in relazione a due episodi di corruzione. Arresti domiciliari per corruzione sono stati disposti nei confronti di Giuseppe Ariello, Pasquale Laudano, Luigi Solitario, consulenti della società Kuadra spa, il direttore tecnico dell’Azienda ospedaliera Santobono, Salvatore Quagliariello, Gaetano Russo, funzionario amministrativo dell’azienda ospedaliera.
Secondo il procuratore aggiunto della Repubblica, Filippo Beatrice, i Lo Russo, tramite esponenti apicali dell’organizzazione, controllavano di fatto la società Kuadra, che risultava cogestita dai membri dell’ organizzazione e dagli imprenditori, amministratori della società. “Tale connubio consentiva alla società Kuadra spa, anche grazie alla forza di intimidazione del clan, di condizionare il mercato del lavoro e la gestione dei lavoratori, molti dei quali familiari del clan Lo Russo o persone da questi imposte. Diversi familiari dei Lo Russo, assunti dalla società, non prestavano alcuna attività lavorativa, percependo regolarmente gli stipendi con conseguente versamento nelle casse del clan camorristico di ingenti somme di denaro. Al riguardo, come anche confermato dai collaboratori di giustizia, gli importi versati al clan dalla società e dai suoi amministratori ammonterebbero a circa 40 mila euro al mese”.
La direzione del Santobono una nota firmata dal direttore generale, Anna Maria Minicucci, sottolinea che “la ditta Kuadra non ha mai vinto alcuna gara bandita da questa Azienda per l’affidamento di servizi di pulizia. L’unico rapporto è intercorso con la Ditta Kuadra a seguito dell’annessione del Presidio SS. Annunziata dall’ASL Napoli 1 Centro”. Dopo l’unificazione “l’AORN Santobono-Pausilipon – spiega la nota – è subentrata in tutti i preesistenti appalti aggiudicati dall’ASL Napoli 1 Centro, ivi compreso quello affidato alla Ditta Kuadra. Tale servizio presso il Presidio SS. Annunziata si è svolto dall’1 luglio 2011 – data di annessione dell’Ospedale – al 31 agosto 2014”. L’Amministrazione, “in attesa di acquisire ulteriori elementi nei confronti dei due funzionari coinvolti”, ha “già attivato le procedure per la sospensione cautelare dal servizio dei dipendenti”. È stato, inoltre, dato mandato agli avvocati “di costituirsi per l’Azienda come parte offesa nel procedimento penale a carico dei due dipendenti”.