Lei è una militante del Pd di Napoli, R. C, che ha concorso al boom elettorale di Anna Ulleto, la ‘quasi’ neo consigliera comunale di Napoli, entrambe sono indagate per voto di scambio alle ultime elezioni. Lui è Raffaele Cepparulo, un giovane boss appena ucciso. R. C., indagata di corruzione elettorale nel Pd a Napoli, e Cepparulo, l’uomo assassinato pochi giorni fa in una faida di camorra, sono insieme in una foto. Lei commemora lui sui social con parole d’affetto: “Mancherai a tutti. Rip. Ultimo”. Ecco l’immagine che collega le vicende dell’inchiesta su due candidate dem alle recenti amministrative, Anna Ulleto e Rosaria Giugliano, e l’omicidio di Cepparulo, il 25enne boss dei ‘barbudos’ della Sanità, assassinato il 7 giugno a Ponticelli dove aveva cercato invano riparo dalla faida delle Fontanelle, una faida che insanguina la guerra tra i clan del centro storico per il controllo delle piazze di spaccio.
R. C. infatti è una ragazza di 22 anni che divide con Ulleto e Giugliano l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio. Ulleto era candidata al consiglio comunale di Napoli, ha ottenuto 2267 preferenze e verrà eletta in caso di vittoria di Luigi de Magistris. Giugliano è stata venti anni consigliera di municipalità a Mercato Pendino, alle ultime elezioni ha ottenuto circa 300 preferenze ed è rimasta fuori dal parlamentino circoscrizionale. La Procura di Napoli, pm Francesco Raffaele e procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, ipotizza che una cricca composta quasi esclusivamente di donne (cinque indagate su sei) abbia ramazzato in giro voti in cambio di promesse di tirocini nel programma ‘Garanzia Giovani’ riservato agli under 29 che non studiano e non lavorano. Il decreto di perquisizione eseguito nelle abitazioni e nei comitati elettorali delle candidate pochissimi giorni dopo le elezioni, fa riferimento anche a R. C. E’ indagata anche lei del reato associativo, avrebbe partecipato alla presunta compravendita dei voti in favore delle due candidate Pd. I carabinieri hanno ritrovato nei comitati elettorali Ulleto e Giugliano liste di persone e numerose fotocopie di carte d’identità. Giugliano ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano che le fotocopie dei documenti riguardavano persone che si rivolgevano a loro per accedere alla carità della distribuzione di pacchi alimentari, e nei giorni scorsi un video di Fanpage ha collegato la campagna elettorale di Ulleto a queste distribuzioni: un uomo ha dichiarato ai cronisti del sito che insieme ai pacchi qualcuno dell’associazione gli aveva dato anche i bigliettini elettorali della aspirante consigliera comunale.
R. C. è una militante dei dem di Mercato-Pendino: ilfattoquotidiano.it ha visionato un video in cui lei e Anna Ulleto festeggiano in un circolo Pd, insieme ad altri iscritti, il risultato delle primarie del 6 marzo, davanti a pasticcini e spumante. Si vede R. C. che viene pubblicamente lodata per l’impegno profuso, tra gli applausi. R. C. è la stessa ragazza che il giorno dopo l’omicidio di Cepparulo posta una foto dei due insieme ad altri due amici. “Mancherai a tutti! – scrive – Almeno lì troverai la pace e la serenità che qui non hai mai trovato! Questo mondo non ti apparteneva. Rip. Ultimo”. ‘Ultimo’ era il soprannome del boss ucciso una settimana fa insieme a un altro ragazzo che si trovava nei paraggi. Cepparulo, secondo gli inquirenti, era uno dei capi di un gruppo di fuoco del clan Esposito-Sequino, rivale ai Sibillo-Giuliano. Ultimo” era finito in carcere nell’aprile dell’anno scorso insieme ad alcuni presunti complici del gruppo di fuoco soprannominato i ‘Barbudos” per aver adottato il look capelli corti-barba lunga. Ad ottobre era stato scarcerato per decorrenza dei termini. Sapeva di essere un potenziale bersaglio dopo un duplice omicidio avvenuto a maggio in una autofficina di Marano. Aveva provato a trovare rifugio da alcuni parenti nel Lotto zero di Ponticelli. I killer lo hanno raggiunto lo stesso.