La prima startup che si avvarrà della visibilità offerta dal media network è "Last Minute sotto casa", una app che a Torino "salva" già tre tonnellate di cibo al mese e che adesso sbarca a Milano. Lifegate l'ha scoperta a Expo 2015. Un progetto win win win: "Risparmia il consumatore, guadagna il negoziante, vince il pianeta", dice il suo ad Francesco Ardito
Innovazione, sostenibilità, efficientamento. Fumo negli occhi per molti, spesso e volentieri. Negli ultimi anni, però, su questi temi si è registrato un interesse crescente. Expo Milano 2015 ne ha fatto il leit motiv dei sei mesi di esposizione universale, portandoli all’attenzione del mondo intero. “É proprio grazie ad Expo che è diventato di moda parlare di innovazione e sostenibilità”, dice Simone Molteni, direttore scientifico di Lifegate, media network che dal 2000 si impegna in attività di consulenza e comunicazione legate a questi temi.
Dopo i diversi progetti che negli anni ha portato avanti a tutela dell’ambiente grazie alla sua community che conta 5 milioni di utenti, quest’anno Lifegate guarda al mondo delle start-up lanciando ZeroImpactLab, progetto presentato il 14 giugno a Milano alla presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina: “Scegliamo delle start-up che si occupano di innovazione – spiega Molteni – e di volta in volta le promuoviamo dando loro visibilità sulla nostra attivissima community ma anche con le istituzioni. L’innovazione non è tutta uguale, noi privilegiamo quella che guarda all’ambiente e al sociale, quella in grado di incidere sugli stili di vita. Quelle che risolvono problemi tramite soluzioni innovative, che portino un contributo attivo in poco tempo”.
“Last Minute sotto casa” è la prima start up selezionata. Un’app che punta ad abbattere lo spreco alimentare e che a Torino, dove è nata, lo sta già facendo. Tramite una trovata semplice quanto efficace: ci si registra in pochi minuti, si indica la zona in cui si vive, quindi l’utente inizia a ricevere gli “alert” dei negozianti nei paraggi che hanno cibo fresco, magari a pochissime ore dalla chiusura, ancora invenduto. Si compra risparmiando il 50 per cento, evitando lo spreco e permettendo al commerciante di guadagnare qualcosa per prodotti che, viceversa, sarebbero andati buttati.
Proprio Expo ha fatto incontrare Lifegate e Francesco Ardito, cofondatore e amministratore delegato di “Last Minute sotto casa” che proprio fra cardo e decumano è stato premiato anche da AltroConsumo. A far preferire Lmsc a decine di altre proposte, la semplicità dell’idea e l’immediatezza della sua soluzione contro lo spreco alimentare: “La nostra app – racconta Ardito – mette in contatto esercizi commerciali che abbiano prodotti freschi invenduti e in prossimità di scadenza con consumatori a due passi da loro interessati ad acquistarli al 50 per cento. Vincono i negozianti, i cittadini ma soprattutto il pianeta. Ecco perché lo consideriamo un progetto win win win“. Solo a Torino, fa sapere il suo cofondatore, tramite l’app si evita che vadano sprecate fino a 3 tonnellate di cibo al mese. “A Milano si buttano ogni sera quasi 20 tonnellate di pane. Qui abbiamo già più di 5mila utenti registrati sulla nostra app, contiamo di espanderci come e più di quanto fatto a Torino”, dice.
Il ministro Martina, sul tema, ha ricordato lo sforzo fatto dal governo. “Con la legge di stabilità – spiega- abbiamo reso per le aziende più conveniente donare che sprecare. E ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di cibo in eccedenza e le distribuiamo a chi è in difficoltà. Ma vogliamo fare di più e meglio. Il nostro obiettivo è portare queste tonnellate a 1 milione entro il 2016”, ha concluso.