Vaneggiamenti e gaffes assortite nel corso de La Zanzara, su Radio24. Protagonista unica: Nicoletta Ciliento, mezzosoprano ed ex docente di canto lirico al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, che ieri è stata investita da un turbine di polemiche sui social per un post pubblicato sul suo profilo personale di Facebook. Commentando la strage di Orlando, la cantante salentina ha dichiarato ‘coram populo’: “Tale atto è sicuramente condannabile, ma io penso anche a quanti bambini si sono salvati da molestie sessuali”. Contattata da Giuseppe Cruciani, la Ciliento non si discosta dalla sua granitica posizione: “Ma siamo in un Paese libero o in una dittatura? Non si è liberi di parlare e di esprimere i propri pensieri? Con quel post su facebook io mi riferivo a quelli… come si chiamano… quelli che usano i bambini per fini sessuali. Ah, sì, i pedofili. Per loro ci vuole la pena di morte. Magari in Italia venisse ripristinata”. E aggiunge: “In mezzo a quei gay sicuramente qualche pedofilo ci sarà stato. Non penso che tutti e 50 i gay erano casti e puri. Mi sembra ovvio. I gay sono malati, ma moltissimi altri sono perversi e viziosi. Comunque, sono sicuramente tutti contro natura. Il maschio è il maschio, la femmina è la femmina. Io capisco più il transessuale, che si trova in un corpo diverso . Se avessi un figlio gay, farei di tutto per curarlo“. Nel calderone dei ‘gay perversi’, la docente inserisce l’ex governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola: “Conosco alcuni gay che sono sicuramente viziosi, ho lavorato con molti registi gay. Ma poi vedete per esempio il sindaco di Bari, ‘Vendòla’, che è andato a comprarsi il bambino. E’ una cosa normale questa? Io sono una madre, eh”. E ribadisce: “Meno male che con quella strage si sono salvati tanti bambini! In mezzo a loro ci saranno stati dei pedofili. E’ triste dire questo, ma è la realtà. A Bari li chiamiamo ‘ricchioni’. Chiamiamoli come vogliamo, l’importante è che non rovinano i bambini”. La bislacca conversazione, però, è interrotta bruscamente dalla Ciliento, quando, all’invito di David Parenzo a curarsi, replica stizzita: “Senta, vada a quel paese”. Nel frattempo, il Conservatorio di Bari ha diramato un comunicato sulla propria pagina Facebook per prendere le distanze dalla ex docente
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