Oscar Pistorius è apparso in aula a Pretoria vulnerabile e fragile, senza le sue protesi e con il volto rigato dalle lacrime. Così, con una nuova immagine di sè, l’atleta condannato per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp prova ad evitare una condanna che può arrivare anche a 15 anni di carcere giocando la sua ultima carta: quella della compassione. Pistorius infatti è stato condannato dalla Corte suprema per omicidio volontario della fidanzata il 14 febbraio 2014. Invitato dal suo avvocato ad avvicinarsi al giudice, l’ex corridore si è staccato le protesi e ha camminato sui moncherini delle due gambe. Il legale voleva così riprodurre quanto accaduto la notte dell’omicidio, quando Pistorius era senza protesi. L’ex corridore è scoppiato in lacrime ed è stato sostenuto dal suo staff per non cadere a terra

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