La Svizzera ha bocciato il reddito di cittadinanza
urne svizzeraLa Svizzera il 5 giugno ha bocciato con un referendum il reddito di cittadinanza per tutti. I no sono stati il 76,9 per cento. La proposta era quella di introdurre un “reddito di base incondizionato” per ogni cittadino, dalla nascita fino al decesso per condurre “un’esistenza dignitosa” e partecipare alla vita pubblica, anche senza lavorare. Nessuno dei 26 cantoni del Paese ha approvato il testo. Nel referendum non si specificava un importo preciso, delegando la questione al legislatore, ma i promotori dell’iniziativa avevano ipotizzato la somma di 2.500 franchi al mese per gli adulti (circa 2.250 euro) e di 625 franchi per i minorenni. Erano contrari alla proposta (avanzata da un comitato indipendente) il governo, la maggioranza dei partiti e gli imprenditori. In base a indagini demoscopiche condotte prima della votazione, due argomenti contro il reddito di base incondizionato hanno fatto breccia tra gli elettori: il timore che un reddito mensile garantito agisse da disincentivo al lavoro e la convinzione che la proposta – il cui costo era stato stimato in circa 208 miliardi di franchi all’anno (quasi 190 miliardi di euro) – non fosse finanziabile.

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Reddito di cittadinanza, cos’è e come funziona: 10 cose da sapere, dal test di Livorno alla proposta M5s

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