L’esperienza di Trento (voluta da Dellai, maggioranza)
dellaiNel 2009 la provincia autonoma di Trento – guidata da Lorenzo Dellai, ora parlamentare di maggioranza – ha introdotto il “reddito di garanzia”. L’intervento, come spiegava un’analisi del 2013 di lavoce.info, prevede l’erogazione di un beneficio monetario il cui importo è pari alla differenza tra l’effettiva condizione economica del nucleo e la soglia di povertà relativa, definita in base alle caratteristiche del nucleo stesso. Per esempio una famiglia di tre componenti, con un reddito di 700 euro mensili ha diritto a una integrazione di circa 400 euro. La somma è poi eventualmente integrata di un importo per il sostegno del canone d’affitto. L’intervento era tuttavia per quattro mesi, rinnovabili dopo verifica e per non più di tre volte in due anni. In tre anni – da fine 2009 a fine 2012 – i nuclei beneficiari furono circa 10mila, con una media di “ingressi” mensile pari a 251 unità.

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Reddito di cittadinanza, cos’è e come funziona: 10 cose da sapere, dal test di Livorno alla proposta M5s

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