“Di Pietro dice che gli devo centinaia di migliaia di euro? E’ una cosa irrilevante, non voglio parlare di un poveretto fallito. Non me ne frega niente”. Così il critico d’arte Vittorio Sgarbi, durante un’intervista telefonica rilasciata a La Zanzara (Radio24), si esprime sul j’accuse lanciato ieri dall’ex leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus). “Di Pietro stia tranquillo, è uno che ha messo in moto una macchina (Mani Pulite, ndr) per la quale si sono uccisi Gabriele Cagliari, Sergio Moroni e altri. E se la prende con me e mi chiede dei soldi perché ho detto la verità? Conosco fin troppo bene le sentenze, per esempio quelle su gente che viene condannata senza aver fatto nulla”. E rincara: “Sono felice di non pagare Di Pietro, ci mancherebbe pure che lo pagassi. Vi sembra onesto prendere denari dalla gente solo perché parla? Se uno parla, lui lo arresta e lo mette in condizioni di disperazione. E io dovrei pagarlo? Ma paghi lui. E poi è vero, sono nullatenente”. Sgarbi aggiunge: “Quale è il reato che commesso? Parlare? Ma diffamazione di che? Tutto quello che io ho detto è vero. I giudici hanno riscontrato diffamazione nelle mie parole perché sono amici suoi. E’ il loro mondo, la loro casta”. E chiosa: “Lui dice che ho altri creditori? Per questo verrà querelato da me, perché gli unici creditori sono lui e Caselli. C’è anche Achille Bonito Oliva, un altro ‘buono’: non ha fatto niente di utile e niente di cui si possa parlare. Siamo di fronte a personaggi storici”
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