Dall’errore “madornale” di Angela Merkel – che ha accolto i migranti in Germania – fino a Silvio Berlusconi che, come lui, è un “uomo ricco prestato alla politica”. La prima cosa che farebbe da presidente degli Stati Uniti? Rinegoziare gli accordi commerciali con la Cina, perché “stiamo perdendo miliardi e miliardi di dollari”. Donald Trump, in un’intervista di Alan Friedman per il Sunday Times pubblicata sul Corriere della Sera, parla delle presidenziali americane e della rivale Hillary Clinton, ma anche di politica internazionale, a partire dai rapporti con Pechino, Mosca e di un possibile dialogo con il leader nordcoreano Kim Jong-un.
Un colloquio a tutto campo, dove trova spazio anche la polemica sull’incontro con Matteo Salvini. Il leader della Lega aveva diffuso una foto in cui posava insieme a Trump dopo un comizio a Filadelfia, ma il tycoon ha dichiarato di non aver mai voluto incontrarlo. “Non ricordo – dice il magnate al Corriere -. Io faccio ogni settimana migliaia di foto ai comizi, con migliaia di persone”. Poi smentisce di aver augurato al leader della Lega di diventare premier. “Forse ho detto ‘Good Luck‘ a questo signore, ma io faccio migliaia di foto ogni settimana”.
Parlando di politica internazionale, Trump spiega: “Non avrei assolutamente alcun problema a invitare Vladimir Putin a Washington. Credo che sarebbe molto utile se ci coordinassimo” per battere l’Isis. “La Russia – prosegue – è una potenza. Credo che uno sforzo coordinato sarebbe una cosa positiva, non negativa”, aggiungendo che questo “vuol dire che, come minimo, i Paesi che si trovano in quella regione dovrebbero mettere truppe sul terreno”. E alla domanda se lui stesso invierebbe truppe americane di terra, Trump risponde laconico: “Mi piacerebbe vedere altri inviare truppe di terra per primi, perché ne subiscono le conseguenze più di noi”. Non un ‘no’ il suo, ma “un vedremo”. Trump è convinto inoltre che il coordinamento Usa con la Russia e con altri “sia un fattore positivo, non negativo”. “Dobbiamo battere l’Isis – ha ricordato – a maggior ragione con quello che sta succedendo ora, con quello che riescono a fare attraverso Internet, reclutando persone che, in molti casi, sono male informate, sciocche, stupide, giovani e chissà cos’altro. Così tante persone si stanno affiliando all’Isis. Usano il web meglio di noi”. Trump ribadisce inoltre di volere invitare Kim Jong-un per un colloquio a Washington, proposta che aveva già suscitato molte polemiche. “Non c’è nulla di male nel parlare e non ci si perde nulla”.
Netta la sua posizione anche sulla moneta unica. “Non ho amato l’idea dell’euro fin dall’inizio del progetto, e non inizia a piacermi ora. Credo che renda le cose più complicate”, continua il candidato repubblicano alla Casa Bianca. Commentando il quantitative easing della Bce, “francamente nessuno sa se funzionerà o meno – ha detto -. Potrebbe anche funzionare nel breve periodo, ma nel lungo termine potrebbe rivelarsi molto dannoso”. Guardando all’Italia e al paragone con Berlusconi, “non lo conosco personalmente ma so esattamente chi è e cosa ha fatto. Siamo due uomini ricchi prestati alla politica”.