"Non ho idea, hanno il contratto. Gli ho dato pure la penna per firmarlo. Forse hanno i soldi ma non ne sono sicuro" dice ai microfoni di Rai Sport il patron della F1. La cui teoria è che non si tratti di problemi economici ma "politici". Ieri aveva ripreso quota l'ipotesi Imola
Giusto tre mesi fa a mettere una pietra sopra il Gran premio d’Italia a Monza era stato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. E aveva preso quota la possibilità che fosse Imola a ospitare il circo della Formula 1. Oggi però Bernie Ecclestone, signore e padrone della F1, mette in discussione anche la sola idea che si possa gareggiare su una qualsiasi pista italiana. “Non ho idea, hanno il contratto. Gli ho dato pure la penna per firmarlo. Forse hanno i soldi ma non ne sono sicuro” dice ai microfoni di Rai Sport sul futuro del Gp di Monza.
La teoria di Ecclestone è che non si tratti di problemi economici ma “politici”. In quanto alla candidatura di Imola come eventuale sostituta il boss della F1 si dice “felice” ma avverte che “se non si sbrigano non ci sarà un gran premio d’Italia”. Solo ieri Ecclestone aveva agevolato l’ipotesi Imola: “Se l’autorità sportiva nazionale italiana vuole fare il Gran Premio a Imola, noi saremo felici di sostenere Imola”. Il circuito emiliano ha ospitato l’ultimo Gran Premio di F1 nel 2006, mentre Monza e’ sempre stata tappa del Mondiale, sin dalla nascita della Formula 1, ad eccezione di un anno. Ecclestone ha poi affermato di sperare che in Italia si svolga comunque un Gp, ma che spetta agli italiani decidere se e dove.
‘Lo scorso settembre però per Monza sembrava fatta: “Al 99,9 % Monza è salva” aveva annunciato il presidente della Lombardia Roberto Maroni proprio dopo una riunione con Ecclestone e i vertici dell’Autodromo sul futuro del Gp d’Italia. ”Abbiamo sgombrato il campo da quello che temevo fosse un pregiudizio verso Monza – ha detto – ora abbiamo tre mesi per trovare le risorse”.