Allarme nella capitale belga: per circa un'ora interrotto il traffico ferroviario. Tra gli arrestati nella notte tra venerdì e sabato ci sono due membri della famiglia di Ibrahim e Khalid El Bakraoui, i kamikaze degli attentati di Zaventem
Stazione ferroviaria e albergo nelle vicinanze evacuati per allarme bomba. A Bruxelles, all’indomani della retata che ha portato a 12 arresti in tutto il Belgio, prosegue l’allerta. Intorno alle 12 sono state sospese tutte le corse dei treni alla Gare du Nord, a seguito del ritrovamento di due valigie sospette. La polizia, però, ha anche fatto evacuare il Carrefour de l’Europe, hotel nelle vicinanze della stazione, sempre per un allarme sicurezza. Dopo l’intervento degli artificieri, la circolazione è regolarmente ripresa intorno alle 13.
“Tutto quello che rappresenta simbolicamente un’istituzione, lo Stato e il Paese è un obiettivo potenziale”, ha detto il ministro dell’integrazione sociale belga, Willy Borsus, che ha parlato di una minaccia “multiforme, in evoluzione e duratura”, e di una “rete” di terroristi con “ramificazioni” identificate dall’inchieste degli attentati di Parigi e Bruxelles.
#L15 #BourgLeopold
Personnes sur les voies
Situation rétablie
Reprise d’une circulation normale#SNCB— SNCB (@SNCB) 19 giugno 2016
I media belgi, in merito alla retata nella notte tra venerdì e sabato, scrivono che tra gli arrestati figurano due membri della famiglia di Ibrahim e Khalid El Bakraoui, i kamikaze degli attentati di Bruxelles. Si tratta di Moustapha Benhattal, 40 anni e Jawad Benhattal, 29, il primo cugino, il secondo nipote dei fratelli Bakraoui. I due sono noti alle forze dell’ordine ed hanno un passato di furti, detenzioni di armi, aggressioni. Sempre secondo le informazioni divulgate sul sito dall’emittente pubblica, Moustapha sarebbe stato in contatto con Khalid El Bakraoui fino alla fine del 2015 e Jawad avrebbe rapinato una sede della Western Union nel 2010 con Ibrahim El Bakraoui.