“Noi spesso, come Arcigay Varese, riceviamo di segnalazioni di maltrattamenti in famiglia. Addirittura chi portano i figli omosessuali dall’esorcista o dallo psicologo. Varese è un città molto restia alle diversità e portare un evento come il Gay Pride è sicuramente un bel traguardo”. Sono le parole con cui il presidente di Arcigay Varese, Giovanni Boschini, sottolinea una manifestazione storica per la città che prima d’oggi non aveva mai visto sfilare per le sue vie il movimento Lgbt ed i suoi sostenitori. Più di 2mila persone si sono riversate per le vie di Varese prima di raccogliersi in un minuto di silenzio per ricordare i morti della strage di Orlando. “Nonostante quest’atto odioso e diabolico, oggi ci ricordiamo di cosa sia buono, del fatto che ci sia compassione, empatia e soprattutto amore”, ha detto dal palco il viceconsole americano di Milano Rami Shaktar ringraziando tutti gli italiani per il sostegno mostrato. “E’ una cosa che ci ha devastato”, ha sottolineato il presidente nazionale di Arcigay, Flavio Romani, spiegando che: “Non abbiamo paura e non retrocediamo di un passo: non lasciamoci spaventare da chi ci odia perché come ha detto Obama, l’amore vince sempre”.

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