“Non sono esperta di molte cose, ma so come si crea un mostro”: comincia con queste parole la lunga requisitoria che J.K. Rowling, la popolare autrice britannica della saga di Harry Potter, ha pubblicato sul sito contro la campagna referendaria in vista del voto sulla Brexit nel Regno Unito.
Monsters, villains and the EU referendum, by me.https://t.co/uJRPnhBWT7
— J.K. Rowling (@jk_rowling) 20 giugno 2016
La Rowling descrive il dibattito come “uno di quelli che più hanno creato divisioni e che più sono stati aspri mai visti nei confini di questo Paese”. E non tanto per “le bugie che pure sono state dette da entrambe le parti”, quanto per il fatto, accusa la scrittrice, che non si è esitato a “evocare mostri progettati deliberatamente per solleticare le nostre paure più profonde”.
“Le storie che sono state raccontate – conclude la Rowling – sono le più brutte che possa ricordare nella mia vita. Se a qualcuno questo referendum è piaciuto, può essere solo per la speranza di ricavarne un potere personale più grande”.
Non è la prima volta che l’autrice si spende contro la Brexit: scorrendo la sua pagina Twitter si notano diversi retweet di articoli che raccontano quanto il pubblico inglese sia disinformato sul referendum del 23 giugno, che esprimono il cordoglio per la morte della deputata britannica antibrexit Jo Cox o che si spendono a favore della Giornata mondiale del rifugiato.