Al di là della sconfitta pesante che Matteo Renzi porta a casa in questa tornata amministrativa e che colleziona la pesante bocciatura della sua linea politica fondata sul Partito della nazione; del suo modo di governare il Pd al quale neanche è riuscito a dare una nuova classe dirigente; del suo governo ormai impopolare per le misure messe in campo (riforma del lavoro, della scuola, ecc.) e per l’incapacità di risolvere problemi (evasione fiscale e corruzione tra i tanti) e rilanciare l’economia; c’è un dato che colpisce e che smentisce la bontà dell’altro suo cavallo di battaglia, quello al quale sta legando il suo futuro politico: l’indice di gradimento delle sue riforme politico-istituzionali.
Della riforma del Senato vedremo a ottobre che fine farà, anche se i primi indizi già rivelano come i No stiano crescendo nel Paese; per quanto riguarda invece l’altro pezzo delle grandi novità messe in campo dal premier, cioè la riforma elettorale, lo scarso gradimento di cui essa gode presso gli elettori è già evidente e clamoroso.
L’Italicum, con il premio di maggioranza assegnato alle lista con più voti, presuppone e auspica sostanzialmente un sistema politico bipartitico. Da noi invece vediamo come questa semplificazione sia lontana a vedersi. I risultati delle amministrative dimostrano anzi come il pluripartitismo sia connaturato con le esigenze dei cittadini, quasi un loro bisogno naturale.
Da cosa questo dipende sarebbe lungo spiegare in questa sede. E’ evidente invece che l’Italicum più che uno strumento di democrazia appare già come una camicia di forza per il nostro sistema. Assolutamente inadatto.
Morale: dopo oltre un trentennio di vane parole, anche le riforme elettorali e istituzionali renziane non paiono in grado di risolvere i problemi dell’ammodernamento del nostro sistema politico. Mentre un risultato l’hanno già ottenuto: quello di dividere il Paese, sempre più confuso, sempre meno appassionato alla politica.
Come l’alto tasso di astensioni collezionato alle amministrative bene dimostra. E di cui tutti faremmo bene a tenere conto.
@primodinicola
Primoditutto
Elezioni amministrative e grandi riforme: l’Italia strappa la camicia di forza confezionata da Renzi
Al di là della sconfitta pesante che Matteo Renzi porta a casa in questa tornata amministrativa e che colleziona la pesante bocciatura della sua linea politica fondata sul Partito della nazione; del suo modo di governare il Pd al quale neanche è riuscito a dare una nuova classe dirigente; del suo governo ormai impopolare per le misure messe in campo (riforma del lavoro, della scuola, ecc.) e per l’incapacità di risolvere problemi (evasione fiscale e corruzione tra i tanti) e rilanciare l’economia; c’è un dato che colpisce e che smentisce la bontà dell’altro suo cavallo di battaglia, quello al quale sta legando il suo futuro politico: l’indice di gradimento delle sue riforme politico-istituzionali.
Della riforma del Senato vedremo a ottobre che fine farà, anche se i primi indizi già rivelano come i No stiano crescendo nel Paese; per quanto riguarda invece l’altro pezzo delle grandi novità messe in campo dal premier, cioè la riforma elettorale, lo scarso gradimento di cui essa gode presso gli elettori è già evidente e clamoroso.
L’Italicum, con il premio di maggioranza assegnato alle lista con più voti, presuppone e auspica sostanzialmente un sistema politico bipartitico. Da noi invece vediamo come questa semplificazione sia lontana a vedersi. I risultati delle amministrative dimostrano anzi come il pluripartitismo sia connaturato con le esigenze dei cittadini, quasi un loro bisogno naturale.
Da cosa questo dipende sarebbe lungo spiegare in questa sede. E’ evidente invece che l’Italicum più che uno strumento di democrazia appare già come una camicia di forza per il nostro sistema. Assolutamente inadatto.
Morale: dopo oltre un trentennio di vane parole, anche le riforme elettorali e istituzionali renziane non paiono in grado di risolvere i problemi dell’ammodernamento del nostro sistema politico. Mentre un risultato l’hanno già ottenuto: quello di dividere il Paese, sempre più confuso, sempre meno appassionato alla politica.
Come l’alto tasso di astensioni collezionato alle amministrative bene dimostra. E di cui tutti faremmo bene a tenere conto.
@primodinicola
Orgoglio e vitalizio
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Le contestazioni a Renzi per gli 80 euro: nessuna sorpresa, quel bonus è uno schiaffo alla vera povertà
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Reggio Calabria, 21 dic. - (Adnkronos) - Avrebbero violentato in gruppo una ragazzina, costringendola ad accettare di venire filmata durante il rapporto sessuale per poi deriderla con insulti. È con queste gravi accuse che la polizia di Palmi, con il supporto di agenti di Siderno, ha arrestato tre giovani, all’epoca dei fatti minorenni, responsabili di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di una minore.
Il blitz della polizia è scattato alle prime luci di questa mattina, in esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal gip presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Placido di Palma.
L’attività investigativa, condotta anche col supporto delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha portato a ritenere la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati che, "sia pur giovanissimi - si legge in una nota - avrebbero compiuto reiterate violenze sessuali di gruppo in pregiudizio di una minorenne, consumate nell’arco temporale che va da gennaio 2022 sino agli inizi di novembre 2023".
(Adnkronos/Dpa) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e altri alti funzionari, tra cui la ministra degli Interni Nancy Faeser e il ministro della Giustizia Volker Wissing, hanno visitato la scena dell'attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo. Stamattina il ministro Faeser ha ordinato che tutte le bandiere su tutti gli edifici federali siano issate a mezz'asta. Una cerimonia commemorativa si terrà nella cattedrale di Magdeburgo alle 19.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "La legge di Bilancio del Governo Meloni si basa su due pilastri: una ingiustizia e una bugia. Una grande ingiustizia perché in barba alla Costituzione il prezzo di questa manovra sgangherata sarà pagato dalle fasce più deboli e fragili della società: lavoratori, pensionati, redditi bassi. E una grande bugia perché proprio a quelli, ai più fragili, ai meno protetti, avevate promesso tagli alle tasse, aumento delle pensioni, incremento dei salari". Lo afferma la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.
"Non c'è nulla, nemmeno una delle promesse elettorali annunciate dalla destra. È diventata una legge mancia, un insieme di misure sbagliate, inefficaci e inique", conclude.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “La Camera ha approvato ieri la terza legge di Bilancio del Governo Meloni. Con senso di responsabilità e coerenza proseguiamo nella strada intrapresa che ha già portato a far riaccendere i motori della nostra Nazione. Sosteniamo famiglie e imprese che assumono, rendiamo strutturale il taglio del cuneo fiscale, investiamo più risorse sulla sanità, senza dimenticare la fondamentale tenuta dei conti pubblici. Continuiamo a lavorare per il bene dell’Italia e i risultati lo dimostrano. Lo spread crolla e cresce la fiducia dei cittadini. Andiamo avanti così a testa alta”. Così il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli.
Berlino, 21 dic. (Adnkronos/Afp) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato a Magdeburgo, dove ha visitato il luogo dell'attentato di ieri sera contro un affollato mercatino di Natale, in cui sono morte 4 persone. Scholz è stato raggiunto da numerosi politici nazionali e regionali, tutti vestiti di nero, che hanno deposto dei fiori fuori dalla chiesa principale.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "Ha vinto la giustizia e il buonsenso. L’assoluzione piena di Matteo Salvini nel processo Open Arms, con la formula ‘il fatto non sussiste’, certifica l’infondatezza delle accuse mosse contro di lui, restituendo piena dignità e correttezza alle decisioni prese nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, in qualità di ministro dell’Interno, e confermando l’integrità delle azioni intraprese a tutela del Paese e della sicurezza nazionale". Lo afferma il sottosegretario all’Economia, Sandra Savino.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Nell’esame della legge di Bilancio il Governo ha accolto un ordine del giorno di Mara Carfagna con cui si impegna a valutare l'opportunità di introdurre un ‘buono scuola’ a favore delle famiglie che scelgono per i propri figli una istituzione scolastica paritaria. È un segnale importante, su una misura di assoluto buonsenso, ricordando che le scuole paritarie svolgono a tutti gli effetti un servizio pubblico e che in alcuni contesti rappresentano l’unica possibilità educativa presente sul territorio. Evitarne la chiusura è quindi interesse di tutti. Allo stesso tempo è giusto e doveroso garantire la libertà di scelta educativa, aiutando anche le famiglie che scelgono la scuola paritaria ad affrontare le rette scolastiche e le altre spese relative all’educazione dei figli. Chi grida allo scandalo fa solo demagogia”. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati.