In una lettera al Fatto Quotidiano il magistrato ha spiegato che le dichiarazioni rese all'Huffington Post, poi riprese da agenzie e siti, erano state semplificate
Nonostante le precisazioni e le smentite del diretto interessato il Csm ha aperto un fascicolo sulle dichiarazioni fatte qualche giorno fa dal magistrato ed ex assessore della giunta Marino, Alfonso Sabella.
Huffington Post aveva riportato in una intervista la riflessione di Sabella, in predicato per ricoprire una carica nel casso fosse stato Roberto Giachetti a prevalere al ballottaggio, per cui sarebbe stato “un atto dovuto” “un avviso di garanzia” a Virginia Raggi per la vicenda degli incarichi ottenuti dalla candidata del M5S dalla Asl di Civitavecchia e delle relative autocertificazioni.
Le sue parole sono diventate ora oggetto di un fascicolo che pende presso la Prima Commissione del Csm, e che era stato già aperto ad aprile, per le considerazioni espresse da Sabella all’Arena di Giletti sul possibile esito di un procedimento penale su Affittopoli.
In una lettera al Fatto Quotidiano Sabella ha spiegato che le dichiarazioni rese, poi riprese da agenzie e siti, erano state semplificate: “Purtroppo l’articolo pubblicato online sull’Huffington Post per ragioni di semplificazione giornalistica, non è stato così puntuale e il redattore ha qualificato come atto dovuto non l’iscrizione nel registro degli indagati, ma l’avviso di garanzia, che va emesso solo laddove ve ne sia la necessità processuale”.