Il giovane si è detto pentito ed è tornato a puntare il dito contro Roberto Obert, l’amante arrestato con lui nei mesi scorsi, mentre ha di nuovo cercato di scagionare la madre, Caterina Abbattista
“Sono colpevole e merito l’ergastolo”. A quattro mesi dall’arresto, Gabriele Defilippi, in carcere per l’omicidio di Gloria Rosboch, ha chiesto a sorpresa di essere interrogato ed è crollato davanti al procuratore. Assistito dal suo legale, per sei ore è ritornato sull’omicidio dell’ex insegnante di Castellamonte, strangolata con un laccio e poi gettata nel pozzo di una discarica abbandonata.
Il ventiduenne si è detto “pentito” e ha ribadito l’intenzione di voler essere punito. “Ma non da solo”: nel corso dell’interrogatorio, il giovane è infatti tornato a puntare il dito contro Roberto Obert, l’amante arrestato con lui nei mesi scorsi, mentre ha di nuovo cercato di scagionare la madre, Caterina Abbattista, in carcere perché accusata di complicità. “Lei non c’entra nulla”, ha detto. Secondo l’accusa, prima di uccidere la sua vittima, il giovane ha promesso all’ex insegnante una vita insieme in Costa Azzurra in cambio di una cospicua somma di denaro. Quasi 190 mila euro, in contanti, spariti dal conto corrente dell’insegnante, consegnati a Defilippi per quella finta promessa e finiti chissà dove.
“Chiedo scusa ai genitori di Gloria, ho visto in televisione quanto stanno soffrendo”, assicura il giovane, dallo scorso 19 febbraio recluso in una cella del carcere torinese delle Vallette. Proprio nei giorni scorsi, invitati alla festa dei carabinieri, l’anziano padre della vittima, Ettore Rosboch, ha auspicato di vedere l’assassino della figlia condannato prima di morire. “Vorrei essere io al posto loro”, dice Defilippi.
Gli inquirenti dovranno ora valutare le sue affermazioni e stabilire se si sia davvero pentito. “Gabriele sta prendendo coscienza di quanto è accaduto”, spiega l’avvocato Francesco Bertolino. “Sarà un percorso lento e molto doloroso – aggiunge – ma sta acquisendo consapevolezza”. In carcere il giovane è seguito da psicologi ed educatori. Prima di congedarsi dal magistrato, Defilippi ha detto di avere interrotto lo sciopero della fame, che lo ha portato a dimagrire fino a 55 chili, e ha ringraziato l’equipe di psicologi che lo seguono in questo periodo.