“Le tracce odierne dell’esame di maturità? Sono una schifezza paracomunista: una era su quel trombone di Eco, pace all’anima sua. Un’altra sui confini per ammiccare alle questioni dell’immigrazione. La scuola italiana è comunistizzata come lo era 42 anni fa, quando cioè presi io la maturità”. E’ il j’accuse del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenuto stamattina a Ecg Regione, su Radio Cusano Campus. “Mia figlia oggi sostiene la prima prova scritta della maturità, quindi sono molto partecipe. Il mio ricordo dell’esame? Era il 1974, al liceo Tasso, una scuola con una grande tradizione di sinistra, mentre io ero uno dei pochi esponenti di destra. Fui perseguitato dal membro della Commissione esterna: un cialtrone e mascalzone che non so se sia ancora vivo. Se è morto, spero che nessuno se lo ricordi“. E rivela il motivo del suo astio per il docente: “Mi chiese cosa pensassi di Ordine Nero. Io ero un militante del MSI, movimento assolutamente legale e democratico e quel mascalzone di professore mi fece quella domanda”
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