“Ballottaggi a Roma? Ho votato Virginia Raggi. Non ho virato io, chi sta virando da un’altra parte è il Pd“. Inizia così l’appassionata intervista rilasciata dall’attrice Sabrina Ferilli a Giovanni Floris per Dimartedì (La7). Svariati i temi toccati: dalla crisi del Pd alla novità del M5S fino al referendum di ottobre e alla figura dell’attuale premier. “Nel 2013 Renzi è entrato a gamba tesa” – osserva l’attrice – “ormai ha tanti incarichi, sembra lo zar di Russia. Si è trovato in eredità diversi punti del programma, chiaramente di sinistra. Va al governo e attua esattamente il programma di Berlusconi. La prima cosa che fa è attaccare i sindacati. Un problema nel sindacato c’è, ma che un segretario del Pd che come prima cosa attacca i sindacati mette paura“. E sottolinea: “Il Pd è un partito sentimentale e Renzi sta lì grazie alla vittoria di questo partito, tant’è che, quando è diventato meno sentimentale, è cambiato l’esito delle elezioni. Il Pd deve mettere al centro della vita le necessità e i problemi delle persone. Certe iniziative, seppur lodevoli, come gli 80 euro e l’abolizione della Tasi cosa cambiano ai 10 milioni di italiani che non possono curarsi o che non hanno un lavoro?”. Ferilli aggiunge: “In questi due giorni successivi al voto ho visto tutti interrogarsi sul fatto che questo voto sia stato un voto di protesta o di cambiamento: ma qual è la differenza? Chi protesta vuole cambiare. Sarà anche un voto di protesta, se no continuavano a votare te (Renzi, ndr). Renzi ha abolito diversi elementi del nostro patrimonio, come i comizi, la grande passione sui palchi, i dibattiti, preferendo la Leopolda e gli incontri in luoghi chic, come i piccoli teatri. Nel frattempo, il M5S avrà pure regole che viaggiano su internet, ma sta in piazza tutti i giorni sei volte al giorno. Ed è rivoluzionario“. L’attrice si sofferma poi sulla riforma costituzionale e sulla personalizzazione del referendum di ottobre ad opera di Renzi: “In una situazione come la nostra, in cui la gente non ce la fa, è il momento di dividere il Paese sul cambiamento della Costituzione? Renzi si mette poi costantemente al centro di tutto, soprattutto delle cose belle. Le brutte le evita abbastanza“. L’attrice, infine, menziona Bersani, fa le pulci alla ‘rottamazione’ sventolata da Renzi e chiosa: “Questo governo continua a non mettere al centro i bisogni delle persone“
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