Remain 84%, Leave 16%. Per gli scommettitori inglesi i giochi sarebbero fatti: la Brexit, cioè l’uscita dall’Unione Europea della Gran Bretagna per cui gli inglesi sono chiamati al voto, sarebbe scongiurata. La vittoria del fronte favorevole a rimanerci è praticamente scontata, tanto da pagare solo 1,2 volte la somma giocata. “Arrivano così tanti soldi in questo momento, con percentuali che oscillano non poco, ma le tendenza è fermamente per il Remain“, ha detto al Finacial Times Naomi Totten di Betfair, uno dei colossi delle scommesse online.
Le scommesse sullo storico referendum sulla permanenza del Regno Unito in Europa stanno smuovendo un giro d’affari che potrebbe raggiungere e superare i 100 milioni di sterline: secondo le stime dei bookmakers, che si aspettano un’impennata delle giocate in corrispondenza con le ultime ore a disposizione per esprimersi sulla permanenza in Europa, la Brexit è l’evento politico più giocato nella storia britannica. Stando ai dati riportati dal Guardian, fino a ieri su Betfair erano stati puntati 45,8 milioni di sterline: a poche ore dall’apertura delle urne, Betfair ha aumentato le probabilità di vittoria del ‘remain’ all’84% (a quota 1,20), appena un’ora dopo averle fissate al 78%.
“Ci aspettiamo una grossa quantità di puntate anche oggi, come è successo nel referendum per l’indipendenza scozzese”, afferma in una nota Graham Sharpe, il portavoce di William Hill. Nelle ultime ore, nella City, una scommettitrice ha puntato 100mila sterline sul ‘remain’ e, se dovesse vincere, ne intascherebbe 40mila. Eric Konings, Sports Betting Integrity Officer di Unibet, dice: “Le scommesse sui temi politici sono diventate più popolari nel Regno Unito per due motivi: innanzitutto, il Brexit riguarda direttamente il Paese; in secondo luogo – aggiunge Konings – le scommesse fanno parte della cultura britannica. È vero però che il Brexit avrebbe un impatto su altri Stati membri dell’Ue e quindi questo si traduce in un’interesse crescente anche in Paesi come la Francia e la Germania“.